La CASA della ROCCIA che ci fa tornare nella PREISTORIA: un’idea anche per Milano?

Un tributo al passato e al ricordo delle nostre origini

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Credits: @eipedroteixeira

La storia di questo edificio è unica nel suo genere. Nato inizialmente come una casa per le vacanze, oggi, però, il suo scopo è completamente diverso. Uno scopo che potrebbe rivelarsi intrigante anche per Milano, da sempre attenta nell’unire passato e futuro. 

La CASA della ROCCIA che ci fa tornare nella PREISTORIA: un’idea anche per Milano?

# Una costruzione recente che ricorda un passato remoto

Credits: @marciopego

La Casa do Penedo è un’abitazione pensata come l’unione di grandi macigni che formano le sue pareti. Il nome significa “casa della roccia” ed è diventata un monumento architettonico di vanto per il Portogallo. Nonostante il suo aspetto ci riporti all‘immaginario di una casa preistorica, la sua costruzione è molto più vicina. Ha visto la luce tra il 1972 e il 1974, commissionata da una famiglia del posto. Questa famiglia la utilizzò per diversi anni come la casa per le proprie vacanze, completamente immersa nella pace della natura e con una piscina ricavata anch’essa nella pietra. Al giorno d’oggi, però, l’obiettivo della dimora è stato trasformato: non più una proprietà privata, ma una vera e propria attrazione turistica che può essere visitata e apprezzata da vicino. Oltre al bellissimo panorama che la circonda e all’unicità delle pietre che la avvolgono, infatti, la casa nasconde anche altri segreti.

# Un’accoglienza fatta di natura e di storia

Credits: girosulmondo.altervista.org

All’interno della casa di pietra si può ammirare un arredamento estremamente rustico, ma di impatto. Inoltre, la conformazione delle rocce esterne dona ad ogni stanza una struttura diversa. Sono presenti due piani, collegati con una scala di legno che divide la zona giorno dalla zona notte. Al piano terra, infatti, una piccola cucina e un salotto arredato da un divano in legno di eucalipto e cemento. A completare il quadro, un caminetto in pietra adatto a riscaldare le giornate più fredde e creare atmosfera. Al primo piano, invece, troviamo un letto in ferro battuto e un candelabro che scende dal soffitto. Entrambi i piani conservano al loro interno molti cimeli d’epoca e fotografie che ricordano le tradizioni rurali del ruolo e la storia di tutta la zona circostante. Un’altra caratteristica della casa è la totale assenza di allacci alla corrente elettrica. Una scelta voluta per mantenerla fuori dal tempo e lontana dalle comodità e dai ritmi a cui siamo abituati. L’interezza di questo luogo è un tributo al passato e al ricordo delle nostre origini.

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MATTEO GUARDABASSI

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Matteo Guardabassi
26 anni, studente in Teoria e Tecnologia della Comunicazione all’Università di Milano-Bicocca, ma attualmente collocato nella mia regione natale, le Marche. Sono uno spirito curioso insaziabile, mi piacciono le opere di fantasia e spesso mi faccio ispirare anche dalla realtà.