8 luglio. Viene inaugurato il primo tram di Milano. Andava a cavallo

Quando i tram andavano al passo dei cavalli: storia (romantica) delle prime tranvie milanesi

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Vecchio tram a Volandia - ph. @ giogalatioto IG
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8 luglio 1876. La data d’inizio di un’avventura che avrebbe cambiato per sempre il volto della mobilità urbana milanese: veniva inaugurata la Milano-Monza, la prima linea tranviaria del capoluogo lombardo. Trazione animale, 13 chilometri di percorso, un capolinea situato all’inizio di quello che oggi conosciamo come corso Buenos Aires. Niente binari luccicanti, motori elettrici o suoni elettronici: solo il rumore degli zoccoli e il cigolio del legno sulle rotaie.

# Tutti in partenza da piazza Duomo

Credits Urbanfile – Gamba de Legn nell’acqua

Appena un anno dopo, il 24 giugno 1877, la rete si espandeva con una seconda linea: la Milano-Saronno, che partiva dall’Arco della Pace.

Il 6 giugno 1878 arrivò anche il primo assaggio di progresso tecnologico: una tranvia a vapore diretta a Vaprio.

Ma fu nel 1881, in occasione dell’Esposizione Nazionale, che il tram fece davvero il suo ingresso nel cuore della città. Le prime tranvie urbane, sempre a trazione animale, seguivano un impianto radiale, con capolinea in piazza del Duomo e linee che si diramavano verso le principali porte della città. Ma come si viaggiava sui tram a cavallo?

# Come si viaggiava nel tram trainato da cavalli?

I passeggeri salivano a bordo dal marciapiede, attraverso una porta situata sul lato opposto rispetto alla guida. Una volta entrati, prendevano posto su banchi in legno disposti lungo i lati del veicolo, in uno spazio spartano ma essenziale. Non esisteva ancora un sistema di biglietteria automatica: si pagava direttamente al conducente, in contanti.

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Il viaggio, però, era tutt’altro che confortevole: gli scuotimenti causati dal passo dei cavalli e dalle rotaie in ferro rendevano ogni tragitto una piccola odissea traballante. 

# Dalla forza muscolare all’elettricità

Locomotiva “Gamba de legn”

Nel 1892, la Edison – simbolo della modernità italiana – presentò il primo progetto per l’elettrificazione della rete urbana. Già l’anno successivo, una linea sperimentale da piazza del Duomo a corso Sempione mostrava ai milanesi come sarebbe stato il futuro.

Quel futuro divenne realtà nel 1901, con il completamento dell’elettrificazione dell’intera rete. I cavalli scomparvero e le scintille presero il loro posto.

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