Milano è la capitale un po’ di tutto, ma 60 anni fa, 24 giugno 1965, fu per la prima volta, nella propria storia, la capitale della musica leggera. Infatti nella serata del 23 giugno di quell’anno i Beatles sbarcarono in stazione Centrale, provenienti da Lione, sui vagoni del Trans Europe Express.
# L’arrivo sul binario “sbagliato”

La Centrale era affollata di fans in fibrillazione, che per ore attesero il convoglio proveniente dalla Francia sulla pensilina ferroviaria indicata dai tabelloni. Peccato che il treno dei Beatles venne “dirottato” su un altro binario, così l’immenso e scatenato pubblico dei quattro ragazzi rimase a bocca asciutta. Alloggiarono all’Hotel Duomo: in tanti avevano sentito la narrazione secondo cui John, Paul, George e Ringo avrebbero passeggiato per le vie del centro, però i ragazzi di Liverpool rimasero dentro l’albergo, senza uscire.
# L’emozione dei presentatori

The Beatles
I Fab Four giovedì 24 giugno si esibirono al Velodromo Vigorelli con due spettacoli: il primo verso le 16.30, il secondo poco dopo le 21.00. In quello pomeridiano presenziarono circa 7 mila persone, un numero certamente poco consono a grandi miti della musica come i Beatles, ma il costo salato dei biglietti tenne lontani tanti fedelissimi dei quattro: si andava da un minimo di 750 lire ad un massimo di 3 mila. Erano soldi!!
Al pomeriggio il caldo era torrido e i quattro ragazzi inglesi salirono sul palco con giacca e cravatta e pantaloni scuri con camicia bianca. John Lennon è l’unico a capo coperto, con un berretto blu. A presentare l’evento furono Lucio Flauto e Rossella Como. I due, forse complice l’emozione, quando presentarono i Beatles si impappinarono un po’, dicendo: “signore, signori, vi presentiamo i Bitles…Bi…Bitels”, elencando poi i loro nomi.
# 20mila spettatori la sera

Sul palco, prima dei quattro ragazzi inglesi, si alternarono Peppino di Capri, Fausto Leali con la band Novelty, i New Dada e la cantante milanese Angela Denia Tarenzi. Al concerto serale la folla si attestò sulle ventimila persone. Dopo l’esibizione notturna, finalmente i Beatles decisero di passeggiare per le vie del centro di Milano raggiungendo il locale Charlie Max. Tra il concerto del pomeriggio e quello della sera, l’incasso milanese fu di 58 milioni delle vecchie lire. Le due esibizioni del Vigorelli durarono 40′ circa l’una, proponendo dodici canzoni. In quello serale aggiunsero un brano (“Roll over Beethoven” di Chuck Berry). L’evento nella nostra città divise i fans, tra quelli esaltati nell’assistere ad un concerto destinato a passare alla storia e quelli, invece, rimasti delusi dal come i quattro ragazzi di Liverpool si concedessero poco o nulla agli appassionati e per la durata breve delle esibizioni. Dopo la tappa di Milano, i Beatles cantarono a Genova, al Palasport e a Roma, al Teatro Adriano.
Nella capitale gli organizzatori furono costretti a diminuire il costo del biglietto in quanto vi era il forte rischio di registrare un numero di spettatori nettamente inferiore alle attese.
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FABIO BUFFA