Multati con un abbonamento regolare. Sotto, tutto in regola. Sopra, scatta la sanzione.
Il caso riguarda una linea di autobus che collega due zone dentro Milano. Ma non per Atm.
# Una fermata, due regole. E con l’abbonamento scatta la multa

Sulla metropolitana rossa, la fermata Sesto Marelli è considerata parte dell’area urbana Mi1, anche se le uscite sono fisicamente oltre i confini di Milano. Lo stesso non vale per il bus 53, che collega Lambrate a Sesto Marelli in superficie.

Alcuni passeggeri sono stati multati dai controllori Atm pur avendo un abbonamento urbano regolare. La sanzione è motivata dal fatto che il tratto in superficie tocca Sesto San Giovanni, comune esterno al perimetro Mi1, nell’attraversare quartieri di Lambrate e Adriano prima di giungere in entrambi i capolinea. La stessa destinazione, raggiunta in metropolitana, non comporta invece alcun problema tariffario perchè i treni rimangono sempre in territorio milanese. Il risultato è che chi prende il bus può essere sanzionato, chi prende la metro no.
# L’autobus 53 classificato urbano, ma trattato come extraurbano

Il sito ufficiale di Atm classifica la linea 53 come “urbana”. Tuttavia, i controllori applicano le regole del sistema tariffario integrato STIBM, secondo cui per uscire dai confini comunali serve un titolo valido almeno per l’area Mi3. Le fermate del bus a Sesto San Giovanni sono infatti extraurbane e anche per chi transita senza scendere nelle fermate intermedie del comune dell’hinterland incorre in sanzione. Alcuni abbonati hanno contestato la discrepanza, mostrando titoli validi per Milano, ma senza successo. Il caso ha generato confusione tra i passeggeri abituali della linea e sollevato dubbi sulla coerenza del sistema di controllo.
# L’iniziativa dei passeggeri e la raccolta firme online

Una petizione è stata lanciata online da una passeggera multata, la giornalista Cristina Maccarrone. L’obiettivo è chiedere che la linea 53 sia trattata in modo coerente con la rete metropolitana e che non si applichino sanzioni agli abbonati urbani. La raccolta firme ha superato le 1500 adesioni. I firmatari chiedono di considerare il percorso del bus 53 all’interno dell’area urbana, come già avviene per la metro. Il Comune di Milano ha dichiarato di voler esaminare il caso, ma finora non sono arrivate comunicazioni ufficiali da Atm. Le sanzioni, nel frattempo, continuano a essere elevate.
# Altro paradosso del sistema: col biglietto si è in regola

Un altro paradosso riguarda la distinzione tra abbonamento e biglietto urbano. Le multe vengono elevate solo a chi viaggia con il primo. I passeggeri che acquistano un biglietto singolo da 2,20 euro possono infatti muoversi tra le zone Mi1-Mi3, che includono i comuni della prima cintura (corona nella terminologia utilizzato dallo STIBN ndr), non incorrendo in sanzioni. Questo perché il biglietto singolo copre un’area più ampia rispetto all’abbonamento urbano mensile o annuale, valido solo nella zona Mi1.
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FABIO MARCOMIN
La linea 83 ha entrambi i capolinea in Milano (rispettivamente Comasina M3 e Ospedale maggiore) ma un’ampia tratta nei comuni di Bresso e Cormano. Ed anche in questo caso col biglietto si è regolari su tutto il percorso mentre gli abbonamenti urbani vivono la stessa situazione della 53. Anche le corse della 39 su Redecesio (è una diramazione) hanno le ultime tre fermate nel comune di Segrate. Dove ne ha due anche la 55, anch’essa con corse diramate.
E le linee 66 (ha un lungo percorso nel territorio di Peschiera) 89 (Novate) e 99 (quest’ultima solo col capolinea di Noverasco, comune di Opera) sono interurbane con la numerazione a due cifre.
Ricordo che la “73” aveva sulla tratta sino all’aeroporto (Segrate) la tariffa urbana e quindi era usufruibile con ogni documento di viaggio ed anche per la 88 che fa capolinea a Linate paese -comune di Peschiera – è così. E’ roba da Consiglio comunale. Appunto.
Tutto giusto. Però da questione buroraticasi trasforma in vessazione: c’entrano sia l’Amministrazione comunale che l’azienda ATM, Loro conoscono la questione, ma l’introito delle sanzioni fa gola ad entrambi. Qui si dice: se la va la gà i gamb. Fino a quando qualcuno non prende il bazzooka e provvede in proprio