Non solo aeroporto. Sta prendendo forma il progetto che renderà Malpensa un global hub ferroviario in connessione con l’alta velocità nazionale e internazionale. Vediamo il progetto nel dettaglio e quando dovrebbero correre i primi treni.
Malpensa «global hub aereo-ferroviario»: le ultime novità sui lavori
# Il decollo verso Nord: in costruzione la nuova linea tra Malpensa e Gallarate, 5,7 km tra gallerie, trincee ed ecodotti

Avanza spedita la costruzione del collegamento ferroviario tra il Terminal 2 di Malpensa e la linea del Sempione verso Gallarate. L’intervento, realizzato da FERROVIENORD in collaborazione con SEA, è parte di un progetto strategico per l’accessibilità dell’aeroporto da Nord e per migliorare l’interconnessione regionale e transfrontaliera. L’infrastruttura prevede 4,6 km di linea a doppio binario tra Malpensa T2 e Gallarate, più un raccordo di 1,1 km verso Casorate Sempione. Il tracciato si sviluppa in parte in galleria (artificiale e naturale) e in parte a cielo aperto in trincea. Il tempo di percorrenza stimato è di 7 minuti netti.
Nel progetto sono comprese anche opere di mitigazione ambientale, tra cui due ecodotti e due passaggi faunistici per animali di piccola e media taglia, il recupero di aree forestali e il ripristino della brughiera locale. Con una lunghezza totale di 5,7 km, si tratta di un’infrastruttura pensata per avere un basso impatto ambientale, riducendo l’inquinamento da traffico su gomma e aumentando la sostenibilità dei trasporti per uno degli scali principali d’Italia.
# Malpensa sarà hub ferroviario: le stazioni T1 e T2 saranno completamente integrate nella rete ferroviaria nazionale ed europea

Questa nuova tratta è il tassello mancante del “Global Project” europeo che collega Malpensa Terminal 1, Terminal 2 e la linea del Sempione, asse strategico che unisce la Lombardia alla Svizzera e alla rete continentale. Grazie al nuovo tracciato, l’aeroporto diventerà un nodo di interscambio ferroviario completo, in grado di accogliere treni ad alta velocità, regionali, suburbani e internazionali.
Il completamento della linea comporterà una riorganizzazione del servizio ferroviario nel quadrante Nord-Ovest della Lombardia, ampliando il bacino d’utenza di Malpensa. I passeggeri in arrivo da Milano, da Domodossola o dalla Svizzera potranno raggiungere direttamente l’aeroporto via treno senza più necessità di interscambi lenti e scomodi. Le stazioni T1 e T2 saranno completamente integrate nella rete ferroviaria nazionale ed europea, accrescendo il ruolo di Malpensa non solo come scalo aereo ma come hub intermodale di riferimento per tutto il Nord Italia.
Leggi anche: Il nuovo look olimpico di Malpensa: il restyling per i giochi
# Binari posati: attivazione nel 2026 per Milano, 2028 per la Svizzera
A maggio 2025 i binari sono stati posati e i lavori civili proseguono senza rallentamenti. Il cronoprogramma prevede la consegna dell’appalto entro l’estate del 2025, seguita da una fase di test e collaudi. L’attivazione del servizio ferroviario tra Malpensa e Gallarate (e quindi Milano) è prevista per l’inizio del 2026. Più lunga l’attesa per la tratta verso la Svizzera, in quanto è necessario aggiornare gli impianti di controllo della stazione di Casorate Sempione: in questo caso l’attivazione è fissata per il 2028.
# Quanto costa e chi paga: i numeri del progetto ferroviario
Il nuovo collegamento ha un costo 257,5 milioni di euro, esclusi i progetti preliminari e definitivi. Rispetto ai 211 milioni iniziali, l’importo è cresciuto per l’adeguamento dei prezzi, coperto dal Governo nell’ambito delle opere olimpiche. Il finanziamento è così suddiviso: 80 milioni dal Patto per la Lombardia, 63,4 milioni dall’UE, 55,9 milioni dal Ministero delle Infrastrutture, 11 milioni da Regione Lombardia e 46,2 milioni d’integrazione statale.
In parallelo, Regione Lombardia ha previsto 10 nuovi treni Caravaggio, più spaziosi degli attuali Malpensa Express, per migliorare il servizio una volta attivata la linea.
Continua la lettura con: La trasformazione dei 7 ex scali ferroviari di Milano: a che punto siamo
FABIO MARCOMIN