L’austerity alla milanese: tagliate altre linee di bus

Le linee tagliate sono passate da 76 a 90, sulle 130 totali

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30 settembre: nuovo taglio alle linee di superficie. Il problema è sempre quello, mancano gli autisti: si risolverà la situazione all’inizio del 2025 come promesso dall’AD di ATM Arrigo Giana?

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L’austerity alla milanese: tagliate altre linee di bus

# La manifestazione di protesta non ha sortito effetti

Locandina Fake week

Non è bastata la Fake week, la manifestazione di protesta contrapposta alla alla Green week che si è tenuta nelle giornate del 26, 27 e 28 settembre. Una tre giorni con al centro tematiche riguardanti i Giochi Olimpici Invernali 2026, il Consumo di Suolo e il Trasporto Pubblico e che ha visto la partecipazione del Gruppo Comitati #la73nonsitocca, il gruppo AspettaMI e i lavoratori #ATM in collaborazione con Rete dei Comitati della Città Metropolitana di Milano. Le linee di trasporto di superficie hanno infatti registrato l’ennesimo taglio da parte di ATM.

# Le linee tagliate sono passate da 76 a 90, sulle 130 totali

Il 30 settembre è partita la nuova sforbiciata alle frequenze delle linee di superficie. Una strategia messo in campo da ATM che avuto inizio nel mese di novembre 2023 e che ad agosto di quest’anno vedeva coinvolte 76 linee su 130. Con i nuovi orari se ne sono aggiunte un’altra trentina, portando il totale delle linee tagliate a 90 su 130. Il motivo è dettato principalmente dalla carenza di autisti e per questo motivo l’Azienda Trasporti Milanesi ha deciso di rimodulare gli orari, riducendo i passaggi, per limitare l’accumulo di ritardi e l’insoddisfazione degli utenti costretti a vedere attese anche di oltre 30 minuti e corse saltate. Il risultato è che i bus passano sempre con una frequenza più rarefatta, ma almeno chi è seduto a guardare la pensilina ha la sensazione che il servizio sia efficiente. Almeno nelle intenzioni di ATM.

# Frequenze fino a 18 minuti, escluse le linee di forza e gli orari di punta

Credits Andrea Cherchi – Tram e Metro dall’alto

Tra le linee soggette a rimodulazione non sono coinvolte le cosiddette linee di forza, quelle che trasportano più passeggeri, e i tagli non riguardano gli orari di punta. Tra queste troviamo i tram 2, 5, 33, gli autobus 61 e 54, per un totale di 15 nuove linee, e altre 15 che avevano già registrato una riduzione delle frequenze. La speranza è che, come auspicato da Arrigo Giana, AD di ATM, la situazione possa tornare alla normalità entro il primo trimestre del 2025, con il progressivo ingresso in azienda di 500 nuovi autisti. 

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Fonte: Repubblica Milano

Continua la lettura con: AspettaMI: cresce la protesta dei milanesi contro ritardi e corse soppresse dei mezzi pubblici

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.