La monumentale stazione ferroviaria di Milano, il primo terminal italiano per i collegamenti internazionali (Zurigo, Berna, Basilea, Parigi e altri ancora) e il secondo per numero di passeggeri in transito, è diventata inadeguata per Milano. Con il trascorrere degli anni ha raggiunto il massimo della sua capacità a seguito del costante aumento dei viaggiatori, venendo superata dalla Stazione Garibaldi per numero di connessioni verso l’estero.
Abbiamo già segnalato come tra le criticità di Milano ci siano proprio i collegamenti: aeroporti con poche destinazioni intercontinentali, nessuna stazione degli autobus (se si eccettua l’imbarazzante Lampugnano), i pochi treni internazionali, le stazioni oramai sature e i treni pendolari spesso pieni all’inverosimile e in ritardo. Se facciamo paragoni con altre città il risultato è deludente.
# Il confronto con Vienna Hauptbahnof e Roma Termini

Mentre da Milano si possono raggiungere sette nazioni, dalla Capitale austriaca se ne raggiungono diciassette. Questo la rende uno dei più importanti se non il più importante snodo ferroviario europeo. Se facciamo invece un confronto con il numero di passeggeri in transito a Roma Termini, si rimane sconcertati. A Milano Centrale transitano 120 milioni di passeggeri all’anno, nella principale stazione romana si arriva a 150 milioni.
# Margini di crescita ampi per il traffico ferroviario di Milano, ma ci sono troppi limiti
Sommando il traffico di tutte le stazioni di Milano e tutte le stazioni di Roma da Milano transitano certamente più treni. Il punto è che i margini di crescita sono ampi ma la eccessiva frammentazione di soggetti coinvolti nella gestione delle ferrovie e i limiti strutturali sono un grande freno. Milano ha le potenzialità per diventare uno snodo ferroviario ancora più importante di quanto non sia ora, ma bisogna volerlo. Milano è il centro centro economico del paese, si trova in una ottima posizione geografica tra Europa del nord ed Europa mediterranea, tra Est e Ovest. La città attira sempre più ricchi da tutto il mondo, è anche una delle città più visitate in Europa. Ci vuole però la determinazione, un’idea di sviluppo a lungo termine, oltre ad ingenti investimenti. Serve poi una lungimiranza politica che amministratori locali timorosi e provinciali, politici nazionali totalmente inadeguati e romanocentrici difficilmente riusciranno ad avere.
Ammesso e non concesso che vengano però superati questi enormi ostacoli politico burocratici, quali potrebbero essere le soluzioni da adottare per far di Milano il principale scalo ferroviario europeo?
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# Cosa fare della Stazione centrale: trasformarla o dismetterla?

Bella e storica, è un simbolo di Milano. Oramai però è obsoleta, ha solo 24 binari e sono tutti di testa. Questo rende lo smistamento dei treni molto più lento. Ingrandirla? Se ne parla da tempo ma l’operazione è parecchio complessa. Spazio in superficie non è disponibile e si renderebbe pertanto necessario scavare ricavando un piano sotterraneo (eventualità già presa in considerazione più volte), ma la falda acquifera in quella zona è molto alta. La stazione è degli anni ’30: ampliare una struttura così vecchia e monumentale è assai complicato, senza contare che i costi sarebbero altissimi.
In alternativa la si potrebbe declassare a terminal per i collegamenti con gli aeroporti o renderla una stazione dedicata al traffico pendolari. Come soluzione estrema si potrebbe smantellare completamente utilizzandola per altri scopi, come avvenuto a Madrid.
# Le 3 alternative alla Centrale
Nel caso venisse declassata la Stazione di Milano Centrale, si dovrebbe però costruire una nuova stazione moderna, con molti più binari o ampliarne una già esistente. Quali potrebbero essere le alternative?

#1 Mind-Rho Fiera
MIND, il futuristico quatiere della ricerca e dell’innovazione in fase di sviluppo sulle ceneri dell’EXPO potrebbe ospitare una nuova grande stazione ferroviaria. L’area ex Expo ha una ampia disponibilità di spazio, è già ben collegata da passante dalla metropolitana e dall’alta velocità a Rho Fiera. Inoltre è una zona di enorme importanza stategica, con un grande sviluppo sviluppo in corso che sta vedendo l’insediamento di diverse multinazionali farmaceutiche e dedicate alla ricerca medica. Si potrebbe creare una stazione ex novo tra il polo fieristico e MIND, oppure ampliare l’attuale stazione di Rho Fiera e immaginare già oggi un potenziamento della futura stazione di MIND Merlata della Circle Line.

#2 Rogoredo
Ora nota più per la presenza di tossicodipendenti, un ampliamento della stazione non sarebbe una idea da scartare. Una soluzione di questo tipo presenterebbe diversi vantaggi: collegata dalla metropolitana e dall’alta velocità e situata in un quartiere con alto potenziale di crescita.

#3 Bovisa
Forse la scelta più coraggiosa, ma non per questo la meno valida. Costruire la nuova stazione centrale alla Bovisa avrebbe diversi aspetti positivi che andrebbero valutati con attenzione. Innanzitutto è un quartiere a metà strada tra l’estrema periferia il centro città, è un distretto universiatario ed è pienamente coinvolto da importantissimi sviluppi urbanistici tra cui la Goccia e lo Scalo Farini. La Bovisa è una zona ben servita dai mezzi pubblici, manca solo la metro, e l’attuale stazione è in fase di potenziamento. L’unico limite è quello di non essere collegata dall’alta velocità.
Cosa serve per far compiere alla città questo grande passo? Occorre la volontà, il superamento di problemi tecnici e politici, e infine valutazioni economiche e sinergie tra soggetti che rendono ora il quadro frammentato e contorto, e che renderebbe un qualunque progetto di difficile attuazione. È però un dato incontrovertibile che Milano Centrale e Milano Porta Garibaldi siano al massimo delle proprie capacità e non rispondano più alle esigenze di una metropoli come Milano. In ogni caso non possiamo permetterci di rimanere indietro e perdere il treno.
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ANDREA URBANO