La «linea di ghiaccio» della metropolitana di Milano

La tecnica che ha congelato il terreno di Milano

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La M4 si definisce la linea di ghiaccio della metropolitana di Milano? La ragione è per la tecnologia utilizzata che sembra uscita da un laboratorio scientifico: il congelamento artificiale del terreno. Una tecnica utilizzata per la prima volta durante lo scavo del cantiere di via San Damiano.

Credits teknoring – Jet grounting

# Il primo test sotto San Damiano

«Il primo congelamento lo abbiamo fatto a San Damiano», ha raccontato Antonio Celot, responsabile per Webuild delle operazioni di congelamento. «Non conoscevamo ancora il comportamento del terreno in presenza di falde acquifere. È stato un test per misurare la quantità di azoto necessaria, la risposta del suolo e la tenuta della temperatura». L’esperimento è stato un passaggio cruciale per valutare la fattibilità della tecnica su larga scala. Ma in che cosa consiste questa tecnica?

# Il terreno di Milano portato a -196°C

Il congelamento artificiale è una tecnica di consolidamento temporaneo che consente di scavare in sicurezza, evitando crolli e infiltrazioni. Può essere eseguito in due modi: con azoto liquido (ciclo diretto) o con salamoia (ciclo chiuso).

Nel caso della M4 si è scelto prevalentemente il metodo ad azoto liquido, in grado di creare rapidamente una barriera di ghiaccio spessa un metro grazie allo shock termico generato da una temperatura di -196°C. Solo per il lungo cunicolo sotto la Vettabbia è stata adottata la tecnica della salamoia, che raffredda il terreno a circa -32/-35°C in 35-40 giorni.

balossirestelliassociati.it – Tecnologia scavo metro

# Ghiaccio controllato h24

Una volta congelato il terreno, è stato necessario mantenere stabile lo strato di ghiaccio. L’azoto veniva pompato durante la notte, quando i cantieri erano fermi, mentre di giorno venivano monitorate costantemente le temperature, la composizione del terreno e la quantità d’acqua, per garantire la sicurezza degli scavi.

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Anche se in Italia rappresenta una novità, questa tecnica dimostra come l’ingegneria possa trovare soluzioni “estreme” per portare avanti infrastrutture complesse in contesti urbani delicati. Ma quali sono le altre metro di ghiaccio del mondo?

# Le altre metro di ghiaccio del mondo 

Il congelamento artificiale è stato adottato per la prima volta in Italia, ma non è una novità assoluta nel panorama internazionale. Queste le altre metro di ghiaccio del mondo

  • Berlino: nella costruzione della linea U55 sotto la Porta di Brandeburgo.

  • Amsterdam: durante la realizzazione della Noord/Zuidlijn, sotto il centro storico attraversato da canali.

  • Londra: per il Thames Water Ring Main e tratti critici della Elizabeth Line.

  • Mosca: in diversi tratti delle linee metropolitane in presenza di terreni argillosi saturi.

  • Tokyo: per i tunnel profondi in aree a rischio sismico e con forte presenza di acqua sotterranea.

Stazione Elizabeth Line (Cross Rail Place, Canary Wharf) Credits: mslenzbaby IG

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