Biglietto della metro: per Linate costerà di più?

L’ipotesi di una tariffa speciale per la tratta Linate-centro torna al centro del dibattito a Palazzo Marino

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L’ipotesi di un aumento del biglietto Atm per la tratta Linate-centro torna a far discutere. La proposta era già emersa nel 2024. Ora, con la prospettiva di nuovi aggiustamenti tariffari, torna sotto osservazione.

# Biglietto metro più caro per Linate: l’idea torna sul tavolo

Andrea Cherchi – Cartello M4

Nel 2024 la consigliera comunale di Europa Verde Francesca Cucchiara aveva avanzato la proposta di introdurre una tariffa differenziata per i turisti in viaggio da Linate al centro città. Il biglietto Atm per quella tratta, percorribile in 12 minuti con la linea M4, costa oggi 2,20 euro come qualsiasi altra corsa urbana. Secondo Cucchiara, una cifra troppo bassa rispetto agli standard europei. L’idea aveva subito diviso l’arco politico. La Lega l’aveva bollata come un modo per alzare i prezzi penalizzando anche i milanesi. Forza Italia si era detta possibilista. All’interno dello stesso gruppo ambientalista, Carlo Monguzzi aveva espresso contrarietà, parlando di discriminazione verso i turisti. La proposta non era stata accolta, ma è rimasta come opzione aperta.

# Una soluzione per bilanciare i conti pubblici

ph. Affaritaliani – aula consiliare Palazzo Marino

Nel 2025 l’ipotesi è tornata sul tavolo, in vista dell’adeguamento tariffario previsto per settembre. L’assemblea dell’Agenzia di bacino ha rimandato il voto sull’adeguamento obbligatorio per legge. L’intenzione di Palazzo Marino è di non aumentare le tariffe per i cittadini. Per farlo servono però 12,8 milioni di euro, in assenza di fondi statali o regionali. Il Comune sta valutando alternative per reperire le risorse. Tra queste, la rimodulazione delle cosiddette “tariffe turistiche”. L’ipotesi più concreta è quella di un biglietto maggiorato per chi utilizza la tratta da e per Linate. L’abbonamento settimanale, utilizzato prevalentemente da visitatori temporanei, potrebbe anch’esso subire un ritocco. La misura, allo studio, escluderebbe invece gli abbonamenti mensili e annuali, per non gravare sui residenti.

# Turisti e servizi: l’equilibrio tra accesso e contribuzione

Il Comune considera da tempo i turisti una risorsa economica da coinvolgere nel finanziamento dei servizi cittadini. Il numero dei visitatori ha superato i nove milioni all’anno. Oltre alla tariffa Atm per Linate, sono allo studio altre leve. Per i musei è prevista una nuova formula di abbonamento turistico fino a 25 euro. Sulla tassa di soggiorno, attualmente ferma a 5 euro, è in corso un confronto con il governo per ottenere una deroga e salire a 7 euro in vista delle Olimpiadi. Il segretario generale di Confcommercio, Marco Barbieri, ha definito l’ipotesi Linate “una misura efficace”, ricordando che prima della M4 un collegamento in taxi costava almeno 20 euro. Ora, con 2,20 euro, si arriva a San Babila in 12 minuti. Secondo Barbieri, Milano offre un servizio efficiente e differenziare le tariffe tra residenti e turisti non ridurrebbe l’attrattività della città.

# Differenziazioni già adottate in altri territori: Palma di Maiorca, Cinque Terre e Corsica

La proposta si inserisce in un contesto europeo dove sono frequenti le differenziazioni tariffarie basate sulla residenza. A Palma di Maiorca, il trasporto pubblico Tib applica biglietti più costosi ai turisti: 5 euro contro 1,80 per i residenti. Nel Parco nazionale delle Cinque Terre, le tariffe d’ingresso sono calibrate in base alla provenienza. In Corsica, compagnie come Corsica Ferries offrono sconti fino al 50% ai residenti sulla tratta Livorno-Bastia,i turisti pagano tariffa intera. A Milano, l’introduzione della M4 ha rivoluzionato il collegamento con Linate, rendendo più evidente il divario tra costo e servizio per i viaggiatori occasionali. 

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Fonte: Repubblica Milano

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FABIO MARCOMIN


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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

2 COMMENTI

  1. Complicazione affari semplici. Non ditemi che per andare o tornare da Linate bisogna presentare la carta di identità. Se sei di Milano, biglietto ordinario, se sei dell’interland vieni equiparato ai turisti quindi biglietto maggioorato. Suvvia! Già con la Fiera ATM ci sguazza, e quando è il momento costano di più i controllori che l’introito dei biglietti. Fa il paio con i biglietti riciclabili, che con la ricevuta che ATM deve dare all’utente, va a finire che si inquina di più e si spende di più. Finchè Milano resta ristretta negli attuali confini, il biglietto unico anche per la prima cerchia dei comuni sarebbe d’uopo.

  2. Pessima idea, che peggiorerebbe l’immagine di Milano. No!!! I turisti non si devono spennare. Poi a Linate ci vanno eccome anche i milanesi!! Già le tariffe per Malpensa sono estorsione pura…ricordo che la tariffa regionale su quella distanza è di 5,20 euro, ma per il malpensa express se ne pretendono addirittura 15!!!!!!!!

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