Se Sala si dimette: queste le due date possibili per le elezioni anticipate

I bookmaker quotano al 50% addirittura il colpo di scena: il passo indietro del sindaco

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Lunedì 21 la data chiave: il sindaco si presenta in Consiglio Comunale. Tra le ipotesi le dimissioni dell’assessore Tancredi. Ma i bookmaker quotano al 50% addirittura il colpo di scena: il passo indietro di Beppe Sala. Ma se questo accadesse, quali sono le ipotesi possibili di voto in caso di elezioni anticipate? Prima di vedere le alternative più plausibili, facciamo qualche passo indietro per capire quanto sarebbe un fatto storico per Milano. 

# Un solo precedente in oltre 150 anni

Antonio Beretta

Nella storia repubblicana di Milano nessun sindaco si è mai dimesso prima della scadenza naturale del mandato. L’unico caso di dimissioni effettive risale a prima del Novecento. Si tratta di Antonio Beretta, primo sindaco di Milano dopo l’Unità d’Italia, in carica dal 1860. Il 18 luglio 1867 fu costretto a lasciare l’incarico in seguito a uno scandalo urbanistico legato alla costruzione della Galleria Vittorio Emanuele II. Secondo le ricostruzioni storiche, fu accusato di favoritismi negli espropri e nelle concessioni edilizie. Da allora, in tutti gli altri casi, i sindaci hanno completato il proprio mandato, oppure hanno scelto di non ricandidarsi. Se Giuseppe Sala dovesse dimettersi per effetto di un’inchiesta giudiziaria, riguardante sempre il settore dell’urbanistica, sarebbe il primo caso di dimissioni in epoca repubblicana.

Leggi anche: 18 luglio 1867. Il sindaco di Milano si dimette per un grave scandalo urbanistico

# Scadenza naturale e regola generale

ph. Affaritaliani – aula consiliare Palazzo Marino

Il secondo mandato di Giuseppe Sala è iniziato con le elezioni del 3-4 ottobre 2021. La durata formale del mandato è quinquennale e si concluderebbe nell’autunno 2026. Tuttavia, secondo la prassi applicata dal Ministero dell’Interno, i comuni che hanno votato nel secondo semestre dell’anno vanno al rinnovo nella primavera successiva alla scadenza. In base a questa regola, già applicata in casi analoghi, le elezioni comunali a Milano si svolgeranno nella primavera 2027,  tra il 15 aprile e il 15 giugno. Quindi se arrivasse a fine mandato, Sala resterebbe in carica sei mesi oltre i cinque anni di prassi. 

# Come funziona il processo di dimissione e indizione delle nuove elezioni

In caso di dimissioni, queste diventano efficaci dopo 20 giorni se non ritirate e il consiglio comunale viene sciolto. La gestione dell’ente passa temporaneamente al vicesindaco per gli affari correnti, in attesa della nomina di un commissario straordinario da parte del Ministero dell’Interno. Le elezioni possono essere indette solo se lo scioglimento avviene almeno 60 giorni prima della data del voto.

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# Le possibili date per il voto del nuovo sindaco: giugno 2026 o autunno 2026

Sala Olimpiadi

Le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026. Le Paralimpiadi seguiranno dal 6 al 15 marzo. Giuseppe Sala, in qualità di membro del Comitato organizzatore, ha più volte dichiarato la volontà di restare in carica fino alla conclusione dell’intero programma olimpico. Quindi quando si potrebbe andare al voto?

  • Se le dimissioni avvenissero entro la fine di gennaio 2026, sarebbe possibile in teoria convocare le elezioni anticipate nella finestra ordinaria di primavera dello stesso anno: difficile però pensare a una campagna elettorale che avvenga durante le Olimpiadi
  • Se invece l’uscita avvenisse dopo la conclusione delle Paralimpiadi, a metà marzo, i tempi tecnici non permetterebbero di rientrare nella tornata primaverile. In quel caso, l’unica possibilità per votare nel 2026 resterebbe un’eventuale convocazione straordinaria in autunno, su decisione del Governo
  • In assenza di provvedimenti, le elezioni si svolgerebbero nella primavera 2027, secondo la scadenza naturale del mandato.

Riassumendo: in caso di dimissioni, considerando il periodo delle Olimpiadi, il periodo più probabile per le elezioni risulta l’autunno del 2026. Qualche chance anche per avere, invece, il primo turno del ballottaggio a giugno 2026. 

Continua la lettura con: Elezioni anticipate? La Destra ha il candidato sindaco

FABIO MARCOMIN


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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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