Una nuova classifica aggiorna le città dove si vive meglio nel mondo. I criteri considerati sono oltre trenta, distribuiti in cinque categorie. Le aree geografiche con i punteggi migliori si confermano due.
# Come funziona il Global Liveability Index 2025

Il Global Liveability Index 2025 dell’Economist Intelligence Unit valuta ogni anno la vivibilità delle città nel mondo. L’indice si basa su oltre trenta indicatori, suddivisi in cinque macro-categorie: stabilità, sanità, cultura e ambiente, istruzione, infrastrutture. I fattori considerati includono il livello di criminalità, i servizi sanitari pubblici e privati, la qualità del sistema scolastico, i trasporti pubblici, la rete stradale e l’accesso agli alloggi. La media globale del punteggio è di 76,1, invariata rispetto al 2024. Si registra però un calo costante della stabilità, causato da tensioni geopolitiche e disordini civili. Le città che mantengono punteggi alti presentano una combinazione di servizi pubblici efficienti e sistemi urbani ben organizzati.
# Copenaghen supera Vienna, la più vicina a Milano è in terza posizione

Copenaghen conquista la prima posizione nel 2025, con un punteggio complessivo di 98 su 100 e valori perfetti in stabilità, istruzione e infrastrutture. Vienna, che era stata prima per tre anni consecutivi, scende al secondo posto ex aequo con Zurigo, entrambe a quota 97,1. Tra le migliori, la località elvetica è anche la più vicina a Milano, che non è presente in graduatoria. La flessione di Vienna è dovuta alla diminuzione nella categoria stabilità, a seguito di una minaccia bomba e di un tentato attacco in una stazione ferroviaria. La Svizzera, che conta due città in classifica, risulta anche la nazione più attrattiva per migrazione lavorativa e residenziale. La presenza europea è forte, ma l’altra area dominante resta l’Asia-Pacifico.
# Le prime dieci e il dominio di due macro-regioni

Dopo il trio europeo, a completare la classifica delle dieci città più vivibili nel 2025 troviamo nell’ordine: Melbourne (97.0), Ginevra (96.8), Sydney (96.6), Osaka e Auckland (96.0), Adelaide (95.9) e Vancouver (95.8). La distribuzione conferma il dominio di due macro-regioni: Europa e Asia-Pacifico. Vancouver è l’unica eccezione fuori da queste aree. La stabilità dei punteggi nelle città dell‘Asia-Pacifico è legata a infrastrutture moderne e continuità nei servizi pubblici. Le città svizzere mantengono posizioni alte grazie alla qualità del sistema sanitario e al livello di sicurezza. In questo contesto, Milano rimane fuori dalla top ten.
# Crollo di Calgary: sbalzata fuori dalla top ten
Calgary, in Canada, che nel 2024 era quinta, esce dalle prime dieci per un peggioramento nei punteggi sanitari e scende alla diciottesima posizione. In Nord America resta solo Vancouver. Le principali cause di esclusione riguardano instabilità sociale, inefficienze sanitarie e degrado delle infrastrutture. Le città che restano in cima alla classifica condividono questi fattori: una gestione urbana efficiente, servizi pubblici affidabili e una bassa esposizione a crisi interne. Il divario tra le aree urbane ad alta vivibilità e quelle in difficoltà tende ad ampliarsi.
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FABIO MARCOMIN