Quando lo smog sale, mezzi pubblici gratis: Milano farà come Ginevra?

Che cosa accadrebbe se Milano facesse come Ginevra?

0
Ph. @blick_media IG
I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Lombardia e Svizzera. Due territori confinanti. Due strategie opposte contro lo smog. La Lombardia punta esclusivamente sulla punizione contro l’uso delle auto. La Svizzera anche sugli incentivi per usare i mezzi pubblici. E se fosse la strategia giusta?

# La scelta di Ginevra: quando sale lo smog, i mezzi pubblici diventano gratuiti per tutti 

Credits: trueriders.it

Mercoledì 13 agosto 2025. Un picco di ozono con concentrazioni oltre la soglia di sicurezza di 180 µg/m³ in 24 ore ha spinto le autorità della città-cantone di Ginevra ad attivare un protocollo straordinario per proteggere la salute pubblica. In una mossa senza precedenti, tutti i mezzi pubblici sono stati resi temporaneamente gratuiti, senza necessità di mostrare alcun titolo di viaggio. Parallelamente, solo i veicoli meno inquinanti, contrassegnati dalle categorie Stick’AIR 0, 1, 2 o 3, hanno potuto circolare tra le 6:00 e le 22:00 nel centro cittadino, mentre quelli più inquinanti sono stati banditi. Anche il limite di velocità sulla tangenziale è stato ridotto a 80 km/h.

In questo modo, Ginevra ha scelto di premiare l’uso dei mezzi pubblici piuttosto che limitarsi a punire l’uso dell’auto, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di biossido di azoto. Una strategia opposta a quanto accade in Lombardia. 

# I provvedimenti in Lombardia contro lo smog

Di fronte a situazioni di elevata concentrazione di PM10, la Regione Lombardia applica esclusivamente misure restrittive. Le normative antismog prevedono:

Naviga su Milano Città Stato senza pubblicità
  • Blocchi del traffico. Divieto di circolazione per veicoli Euro 0 e 1 (tutte le alimentazioni) e diesel Euro 2‑4, in vigore nei Comuni con più di 30 000 abitanti, durante particolari fasce orarie. Dal 2026, in città come Milano, verranno introdotte restrizioni progressive anche per veicoli Euro 5 diesel.

  • Misure complementari. Oltre al divieto di circolazione, spesso si aggiungono divieti sull’uso del riscaldamento a biomassa, accensione di fuochi all’aperto e spegnimento del motore in sosta.

In sintesi, la strategia com’è ora si basa su meccanismi di “punizione” contro i cittadini, fondati sulla limitazione della libertà di movimento. Strategia che ha impatto psicologico negativo e deresponsabilizzante sui cittadini, come testimoniano tutte le scuole pedagogiche, al contrario di quella adottata da Ginevra che si basa sulla cooperazione, dove ciascuno fa il suo, cittadini e pubblica amministrazione.   

# E se Milano imitasse Ginevra?

da comeinunbosco.it

Come potrebbe tradursi a Milano una strategia basata anche su incentivi invece che solamente su restrizioni? Ecco alcuni possibili scenari:

  1. Temporanea gratuità dei mezzi pubblici nei picchi di smog
  • In concomitanza con allerta ozono o concentrazioni di polveri fini fuori norma, il Comune potrebbe sospendere la vendita dei titoli di viaggio per metro, tram e bus. Ciò favorirebbe un immediato spostamento verso i mezzi pubblici, riducendo il traffico e i livelli di inquinamento.

2. Altre modalità di incentivo

  • Gratuità non totale ma sconti sostanziali (es. biglietti a euro 1 o 2) nelle giornate di emergenza, oppure abbonamenti gratuiti o a prezzo speciale per fasce vulnerabili (studenti, anziani, lavoratori low-income).
  • Sistemi comunitari di condivisione di mobilità (bike-sharing, carpooling) con tariffe ridotte in queste occasioni, integrati con il TPL.

3. Ognuno fa il suo: equilibrio tra incentivo e disciplina

  • Misure di incentivo possono coesistere con restrizioni maggiori per le auto, come limiti temporanei per le vetture più inquinanti o riduzioni della velocità urbana.
  • Non solo: un ruolo più proattivo dell’amministrazione contro lo smog potrebbe portare a introdurre modalità di purificazione dell’aria con tecnologie d’avanguardia. 

Se Milano assumesse una strategia simile a quella di Ginevra potrebbe non soltanto ridurre rapidamente le emissioni, ma anche influenzare più efficacemente le abitudini di mobilità cittadina, promuovendo un cambiamento culturale nel rapporto tra cittadini e amministrazione, fondato su una cooperazione responsabile.

Continua la lettura con: La Circle line della Grande Milano

ANDREA ZOPPOLATO


Articolo precedente14 agosto. Nasce l’«Aurea Repubblica Ambrosiana»
Articolo successivo450 euro al giorno: il costo di un posto su questa spiaggia a pochi chilometri da Milano
Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome