Milano, la città dei 6 minuti… a piedi

Uno studio internazionale incorona Milano: regina mondiale delle distanze brevi

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Andrea Cherchi - Foto della mostra "Semplicemente MM. Un viaggio fotografico di Andrea Cherchi"
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In media, bastano sei minuti e mezzo per trovare tutto quello che serve. Scuole, supermercati, ospedali, uffici: Milano è ufficialmente la metropoli più “camminabile” al mondo. 

Milano, la città dei 6 minuti… a piedi

# Il nuovo record di Milano: il 98% dei cittadini vive a meno di 500 metri dai servizi essenziali

economist – Accessibilità servizi a 15 minuti a piedi

In un mondo che corre, Milano cammina. E lo fa meglio di tutti. Lo dice la prestigiosa rivista Nature, che alcuni mesi fa ha pubblicato uno studio realizzato da Matteo Bruno e dal team dei Sony Computer Science Laboratories: Milano è la città più percorribile a piedi al mondo tra quelle con più di mezzo milione di abitanti. In media, ogni residente può raggiungere scuole, ospedali, negozi e altri servizi fondamentali in soli 6,4 minuti di cammino. Ancora più impressionante è il dato che riguarda la distribuzione territoriale: il 97,5% dei milanesi vive a meno di 500 metri da tutto ciò che serve per vivere. La città dei 15 minuti? Qui si scende a sei. Più che una metropoli, un grande quartiere diffuso. E se aggiungiamo che l’80% dei cittadini vive a meno di un chilometro da servizi sanitari e scolastici, si capisce perché anche per i turisti Milano sia considerata tra le migliori città al mondo da girare senza auto. 

# Il segreto è nella forma: compatta, europea, pre-automobilistica

rankingroyals IG – Grafica classifica città più camminabili

Non è un caso che Milano sia così camminabile. È il risultato di secoli di urbanistica “involontaria”. A differenza delle città nordamericane nate insieme all’automobile, Milano è figlia di un’altra epoca: strade strette, cortili interni, distanze ravvicinate tra case, negozi e piazze. Una struttura compatta e densa che oggi si rivela perfetta per il modello urbano dei “15 minuti” teorizzato da Carlos Moreno e ormai adottato da mezza Europa. Mentre città come Los Angeles, Atlanta o Sydney arrancano con tempi medi di percorrenza a piedi che superano i 20 minuti, Milano stravince, seguita da Copenaghen con 6 minuti e 36 secondi, Torino con 7 minuti e 6 secondi, Dublino e Lione entrambe con 7 minuti e 24 secondi.

Nella top 10 mondiale c’è un’altra città italiana, Genova con 8 minuti e 6 secondi, Monaco (7,30), Parigi (8), Marsiglia (8,6), Edimburgo (8,12). Non è una coincidenza ma una tendenza: 45 delle 50 città più “camminabili” al mondo sono europee. E questo ha effetti anche sulla salute: secondo lo stesso studio, vivere in città “a piedi” riduce obesità, migliora il benessere mentale e rafforza i legami sociali. 

# Come migliorare ancora? Con l’algoritmo del riassetto urbano

Milano ha il primato mondiale, ma può fare ancora meglio. Lo dice lo stesso team di ricerca: spostando in modo strategico alcuni servizi nei pochi quartieri rimasti scoperti, si potrebbe ridurre il tempo medio di percorrenza a piedi di altri 2 minuti, raggiungendo il 99% della popolazione con accesso completo ai servizi entro un quarto d’ora. Il segreto è la distribuzione: non servono più supermercati o farmacie, serve solo piazzarli nei posti giusti. Un algoritmo messo a punto dai ricercatori mostra come piccoli spostamenti di attività strategiche possono trasformare radicalmente l’esperienza urbana. 

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. Sarà. So solo che per fare una visita medica specialistic a, devo fare anche 12 km, attraverso tutta la città. Se ho bisogno di un pronto soccordso, o pago la ZTL e il parcheggio (tra l’altro difficile da trovare), o mi accontento del primo che capita; se ho bisogno di un ufficio comunale, o so usare internet, o se no devi pietire assistenza; se ho bisogno di prelevare, la mia banca è a 4 fermate di metro, se no pago la tassa sul prelievo su altra banca; ecc, ecc. In pratica, sono io al servizio dell’Amministrazione, e non l’Amministrazione al mio servizio. In pratica, sono stati invertiti i ruoli. Ma ho la città ai miei piedi in una maciata di minuti…..

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