È arrivata l’ufficialità. Il servizio ferroviario nella stazione di Porta Genova ha i mesi contati. Ecco quando correrà l’ultimo treno.
# Stop alle corse a Porta Genova con il cambio dell’orario invernale

La stazione di Porta Genova si avvia alla dismissione. La notizia era nell’aria da tempo ma ora si ha la certezza. L’Associazione Mimoal, come riportato da ferrovie.info, ha scovato infatti il seguente passaggio nella della delibera n. 4636 approvata da Regione Lombardia il primo luglio 2025: “… a far data dal cambio orario di dicembre 2025, (solitamente il giorno 15 ndr) con la nuova organizzazione dei servizi suburbani e regionali sulla linea Milano-Mortara e in cintura sud, è previsto un importante potenziamento delle linee S con l’istituzione della nuova linea S19 da Albairate – Vermezzo a Milano Rogoredo, nonché lo spostamento dell’attestamento dei treni regionali della linea R31 Milano/Mortara dalla stazione di Porta Genova alla stazione di Milano Rogoredo”.
L’interscambio con la M2 sarà quindi a Romolo.
# Un treno ogni 10 minuti nella cintura sud: come una metropolitana leggera

Un cambiamento epocale che porta con sè un antipasto della futura Circle Line. La sovrapposizione delle linee S9, la nuova S19 e la R31 Milano-Mortara con percorso allungato a Rogoredo, consente di avere da dicembre 2025 un treno ogni 10 minuti per direzione nella cintura sud. Una specie di metropolitana leggera per i milanesi, ma anche per chi vive nell’hinterland e nel pavese. Gli utenti in arrivo da Mortara, oltre a poter raggiungere già oggi l’Aeroporto di Linate cambiando a San Cristoforo M4, potranno scambiare a Romolo M2, Tibaldi, Lodi T.I.B.B. M3 dalla stazione di Porta Romana FS, e Rogoredo M3.
# Che fine farà la stazione?

In attesa della dismissione definitiva, l’area dell’ex scalo merci di Porta Genova è stata riattivata con un progetto di rigenerazione urbana temporanea. Il 5 giugno 2025 ha aperto il Social Hub, uno spazio ibrido con cocktail bar, bistrot, coworking, eventi culturali e una piscina estiva. A guidare l’iniziativa è The Sanctuary, in collaborazione con Comune di Milano, FS Sistemi Urbani e Associazione Scalo Porta Genova. Il progetto, curato dallo studio Lombardini22, è pensato per evitare l’abbandono dell’area in attesa del masterplan definitivo, previsto non prima del 2028. L’obiettivo è testare nuove funzioni e attivare il luogo con servizi di prossimità, spazi pubblici e destinazioni miste. Resta da capire se sarà solo una vetrina o un primo passo verso una trasformazione strutturale. Il fabbricato viaggiatori, vincolato dalla Soprintendenza, non potrà essere demolito e resta un pezzo di storia urbana da rifunzionalizzare.
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FABIO MARCOMIN
Se lo schema descritto verrà realmente realizzato, si realizza un proposito da me più volte riferito, che fermare le corse da Mortara a San Cristoforo sarebbe stato veramente sciocco.
Peccato che portare la S9 Ad Abbiategrasso (almeno…) sembra un opera ciclopica perfino rispetto al ponte sullo stretto, che invece per Salvini sarebbe lì lì per partire.
Forse i bacino elettorale del Sud-Ovest milanese gli interessa poco…
La S9 ad Abbiategrasso non ha alcun senso: non solo Abbiategrasso è una città iperintasata priva di spazi dove la ferrovia già comporta fin troppi problemi, non avrebbe alcun senso trasformare Abbiategrasso in un hub che già così fatica a gestire il traffico su rotaia che ha, inoltre significherebbe distruggere l’investimento nell’hub di Albairate-Vermezzo, che invece ha bisogno di ciclovie sia verso Albairate che verso Vermezzo e, per dove è collocato, ha ampi spazi per strutture, cosa che Abbiategrasso, altamente inurbata in zona ferrovia, non ha.
Piuttosto la Regione dovrebbe darsi un giro di volta per attivare il progetto Cambio, già in minima parte approvato e sovvenzionato dalla UE, ma dato che sono i soliti legaiolifasci, se non possono magnare non fanno nulla, vedasi il buonanima Maroni e la questione ampliamento della tratta Vigevano-Malpensa, del tutto inutile.
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