Uno dei motivi principali che porta molti proprietari a lasciare vuote le abitazioni è la paura della morosità. Con una normativa italiana che non tutela i piccoli locatori, chi affitta rischia di trovarsi inquilini che non pagano senza strumenti efficaci di protezione. In attesa che anche nel nostro paese si prenda esempio da quanto fatto all’estero, Palazzo Marino ha introdotto un progetto sperimentale che punta a garantire tutele e a ridurre i rischi legati ai mancati pagamenti.
# Il progetto “Salva Affitto”: stanziati 660mila euro

Dal 15 settembre 2025 il Comune di Milano avvia la sperimentazione “Salva Affitto”, con l’obiettivo di ridurre i rischi legati alla morosità. L’iniziativa si concentra sui contratti di locazione a canone concordato o convenzionato e si rivolge sia ai proprietari sia agli inquilini. Il progetto prevede due strumenti principali: il “Contributo Abbattimento Tasso Salva Affitto” e il “Fondo Salva Affitto”. Le misure si applicano a situazioni di difficoltà di pagamento recenti, tra i due e i sei mesi, per evitare che i mancati versamenti degenerino in sfratti. L’amministrazione comunale ha destinato oltre 660mila euro di fondi regionali per sostenere la fase iniziale. Per accedere alle misure è necessaria l’adesione preventiva al progetto, da effettuare al momento della firma del contratto o entro dodici mesi dalla decorrenza, a condizione che l’inquilino non sia già moroso o destinatario di uno sfratto.
# Come funzionano i due strumenti

- Il primo intervento, “Contributo Abbattimento Tasso Salva Affitto”, prevede fino a 1.200 euro a fondo perduto per coprire gli interessi di un prestito acceso dall’inquilino per sanare i canoni arretrati. In questo modo il proprietario recupera le somme e l’inquilino riduce i costi finanziari.
- Il secondo strumento, il “Fondo Salva Affitto”, interviene nei casi in cui l’inquilino non ha accesso al credito bancario. In questo caso il fondo anticipa fino a 5.400 euro direttamente al proprietario, con un piano di restituzione fino a 60 mesi senza interessi. Entrambi gli strumenti sono pensati per fornire risposte rapide e per mantenere in vita i contratti.
# Come procedere con le domande?

Le domande vengono gestite da Milano Abitare, in collaborazione con Fondazione Welfare Ambrosiano. È previsto un accompagnamento sociale e finanziario per i beneficiari, con monitoraggio dei piani di rientro. L’assessore all’Edilizia residenziale pubblica Fabio Bottero ha sottolineato come l’intervento risponda alla crescente domanda di strumenti capaci di prevenire gli sfratti. L’iniziativa si inserisce in un percorso già avviato dal Comune di Milano, che comprende anche la polizza “Protezione Affitto” sviluppata con operatori privati. Con “Salva Affitto”, l’amministrazione punta a proporre un modello innovativo di prevenzione, replicabile anche a livello nazionale.
Fonte: Comune di Milano
Continua la lettura con: La «black list» degli inquilini morosi: così si potrebbero abbassare gli affitti a Milano
FABIO MARCOMIN