A Berlino i nuovi «semafori spia» solo per ciclisti: da mettere anche a Milano?

L’obiettivo è ridurre frenate improvvise e passaggi col rosso

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Bild Screennshot - Youtube - Senatsverwaltung MKVU Berlin - Sistema veloflow
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A Berlino viene testata una nuova tecnologia per rendere più scorrevole il traffico ciclabile. Si tratta di un sistema che anticipa le informazioni sui semafori. L’obiettivo è ridurre frenate improvvise e passaggi col rosso. Potrebbe essere utile anche a Milano?

# Il sistema berlinese per aiutare i ciclisti

Bild SenMVKU – Berlin.de – Funzionamento sistema Veloflow

Nella capitale tedesca sta per partire un progetto sperimentale che introduce una novità per il traffico ciclabile urbano. Si chiama VeloFlow e prevede l’installazione di schermi digitali posizionati a circa 200 metri dagli incroci, collegati in tempo reale ai semafori attraverso apposite unità elettroniche. Questi display, mantenendo come riferimento una velocità media di 20 chilometri orari, permettono ai ciclisti di sapere in anticipo se raggiungeranno l’incrocio con la luce verde oppure con la luce rossa. L’obiettivo è di ridurre gli arresti improvvisi, evitare accelerazioni brusche e limitare le infrazioni di passaggio col rosso.

# Come funziona

Bild Screennshot – Youtube – Senatsverwaltung MKVU Berlin – Sistema veloflow

Il sistema VeloFlow si basa sul protocollo Glosa, acronimo di Green Light Optimal Speed Advisory, già sperimentato in altre città europee. Le cosiddette Roadside Units, installate direttamente sugli impianti semaforici, raccolgono i dati relativi alle fasi di accensione e li trasmettono in tempo reale ai display posti lungo il percorso. Il funzionamento è immediato: una icona di bicicletta illuminata in verde segnala che, mantenendo l’andatura suggerita, il ciclista raggiungerà il verde all’incrocio. La stessa icona, mostrata in rosso, avvisa invece che è in arrivo la fase di stop.

# La differenza con la classica luce arancione

A differenza della tradizionale luce arancione, che avverte solo pochi secondi prima, questo sistema consente un adeguamento graduale della velocità con largo anticipo. Le autorità cittadine spiegano che l’infrastruttura potrà diventare la base per futuri sviluppi della mobilità intelligente, in grado di comunicare non soltanto con i ciclisti, ma anche con le automobili connesse e, in prospettiva, con i veicoli a guida autonoma.

# Sperimentazione al via a settembre

Berlin.de – Strade di applicazione Veloflow

La sperimentazione parte a settembre 2025 e interesserà quattro corridoi della capitale tedesca: Invalidenstraße, dove sono previste dieci postazioni, Stargarder Straße, Handjerystraße e Kreuzbergstraße. Il progetto è finanziato per l’85% dal Ministero federale dei Trasporti e ha un costo di circa 3000 euro per ogni display, a cui vanno aggiunte le spese di alimentazione e digitalizzazione degli impianti semaforici. 

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Visto la sensibile crescita di chilometri di ciclabili avvenuta negli ultimi anni, alcune non esenti da critiche per la loro pericolosità, potrebbe essere utile testare questa tecnologia anche a Milano?

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FABIO MARCOMIN


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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. Bellissimo. E inutile. Grande dispendio di soldi per partorire un topolino. Anni di bicicletta, ma mai ho sentito il bisogno di frenare all’improvviso a un semaforo. Magari di passare col rosso, ma dopo buona valutazione, e abbastanza raramente. E, soprattutto, non perchè avrei dovuto impiantare la bicicletta.

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