La «Nuova Milano» alle porte di Milano per salvare Milano: dove potrebbe sorgere?

Non c'è più spazio: quindi, che fare?

0
I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Molti dei problemi di Milano nascono dalla mancanza di spazio. In un territorio ristretto si concentra una popolazione elevata, con uffici, locali e funzioni sovrapposte. Questo provoca problemi di traffico, di sovraffollamento delle costruzioni, di stress per la vita in un territorio così congestionato. L’ipotesi di crescita non può più basarsi su piccoli interventi, ma richiede una soluzione radicale come abbiamo proposto ormai un anno fa. Ma vediamo di rilanciare il progetto partendo dalla situazione attuale. Sempre più in stallo. 

# La situazione attuale: riqualificazione urbana ai titoli di coda?

Andrea Cherchi – Vista su Porta Nuova

Negli ultimi decenni Milano è cresciuta soprattutto grazie a interventi di rigenerazione urbana come Porta Nuova, CityLife e oragli ex scali ferroviari, che hanno permesso di recuperare spazi dismessi ma senza risolvere il problema della saturazione edilizia. La capacità edificatoria interna ai confini comunali è infatti prossima all’esaurimento, mentre la pressione abitativa continua ad aumentare e gli affitti restano tra i più elevati del Paese. L’area metropolitana si è estesa in modo diffuso e disordinato, con una rete di servizi carente e collegamenti spesso inadeguati. Le periferie rimangono fragili e i quartieri centrali sono saturi, senza che le politiche abitative abbiano inciso sulla riduzione del caro-affitti. Anche gli spazi verdi e le infrastrutture moderne risultano limitati, rendendo difficile garantire una crescita equilibrata. Milano concentra quindi popolazione, uffici e funzioni senza offrire reali alternative di decongestionamento.

# «Amiamo talmente Milano da volerne due»: il progetto di una nuova Milano

La zona dove sorgerebbe Milano Est

Parafrasando Andreotti, «amiamo talmente Milano da volerne due». Si potrebbe quindi ipotizzare la creazione di una città parallela. Dove si potrebbe costruirla? Se si guarda la mappa dei dintorni di Milano il luogo più indicato è ai confini orientali. Si potrebbe chiamare Nuova Milano o Milano Est: si dovrebbe costruire nel territorio compreso tra Segrate, Mediglia e Paullo.

Il cuore della nuova Milano sarebbe l’Idroscalo, trasformato in un grande parco centrale sul modello del Central Park di New York, che potrebbe essere arricchito da giardini tematici, percorsi naturalistici, spazi per eventi e navigazione con piccole imbarcazioni elettriche. Attorno al lago artificiale potrebbero essere realizzati quartieri residenziali, poli culturali e aree direzionali, capaci di dare vita a una nuova centralità urbana.

Ma la novità forse più impattante dovrebbe essere la Governance. In una condizione di stallo anche amministrativo e di problemi di poteri ora gravante su Milano, bisogna immaginare non un semplice ampliamento periferico, ma della nascita di una nuova entità autonoma con un’identità propria, dotato di un logo e guidato da un sindaco tecnico nominato dal sindaco di Milano. Sarebbe supportata da un Campus Amministrativo con uffici tematici, sportelli decentrati e servizi digitali diffusi. L’intero progetto avrebbe come obiettivo quello di alleggerire la pressione abitativa, economica e infrastrutturale della Milano esistente.

Naviga su Milano Città Stato senza pubblicità

# La mobilità come infrastruttura portante: M4, hub alta velocità e circle line

M4 Segrate

La realizzazione di una nuova città permetterebbe di pianificare fin dall’inizio una mobilità radicalmente innovativa. La Nuova Milano sarebbe attraversata dalla linea blu M4, già prevista fino a Segrate e Idroscalo, con un successivo prolungamento verso il nuovo centro e ulteriori diramazioni numerate come M4.1 o M4.2. Una linea diretta collegherebbe il cuore della città con piazza Duomo senza fermate intermedie, garantendo tempi di percorrenza rapidi e certi. Inizialmente si potrebbe alternare corse express da Segrate a San Babila sulla M4.

Comune di Milano – Rendering stazione di Segrate Porta Est

A Segrate è già previsto il nuovo hub dell’alta velocità, destinato a diventare nodo strategico per i collegamenti regionali e nazionali, e da qui si potrebbe pensare a una circle line di connessione con l’hinterland orientale. La mobilità interna seguirebbe un modello sperimentale: piste ciclabili sopraelevate, silos di parcheggio interrati e un tunnel sotterraneo denominato “Silos Linate – Nuova Milano”. Alcune zone centrali sarebbero accessibili esclusivamente a biciclette, monopattini e scooter elettrici. Inoltre, verrebbero introdotti mezzi pubblici on-demand, veicoli elettrici e autonomi che si muovono su richiesta degli utenti. Questo sistema permetterebbe di ridurre il traffico sin dalla fase iniziale e di garantire spostamenti sostenibili e capillari.

# I vantaggi di una Nuova Milano

La Nuova Milano permetterebbe di affrontare diverse criticità con strumenti concreti:

  • Riduzione del caro-affitti grazie a nuovi alloggi calmierati, sgravi fiscali e bonus di insediamento.

  • Decongestionamento della città madre con redistribuzione di popolazione e uffici.

  • Nuovo centro verde con l’Idroscalo come fulcro ambientale e sociale.

  • Mobilità innovativa con ciclabili sopraelevate, silos interrati, tunnel sotterraneo e mezzi pubblici on-demand.

  • Energia sostenibile tramite mini-reattori nucleari a basse emissioni.

  • Governance semplificata con vicesindaco e Campus Amministrativo.

  • Ecosistema imprenditoriale con coworking e incubatori d’impresa.

  • Vita di quartiere con piazze centrali, eventi e mercati rionali.

  • Socialità e inclusione grazie a orti urbani, giardini comuni e spazi condivisi.

  • Sicurezza e vivibilità con illuminazione pubblica artistica e sostenibile.

# Gli esempi internazionali

Un modello di riferimento è Brasilia, costruita nel 1960 come capitale del Brasile per sostituire Rio de Janeiro. Canberra, in Australia, venne progettata per bilanciare Sydney e Melbourne e oggi svolge il ruolo di capitale amministrativa. Astana, oggi Nur-Sultan, è stata creata in Kazakistan come capitale moderna e centralizzata. In Egitto è in costruzione la nuova capitale a est del Cairo per ridurre la pressione della metropoli. In Corea del Sud Sejong è nata come città amministrativa per alleggerire Seul. In Cina Shenzhen e Pudong, nati come aree sperimentali, sono diventati centri economici globali. Altri esempi sono Masdar City negli Emirati Arabi e Chandigarh in India, progettata da Le Corbusier come capitale del Punjab.

# Le possibili alternative

La costruzione della Nuova Milano rappresenta una proposta radicale e sperimentale, ma non l’unica possibile. Esistono alternative che potrebbero svilupparsi all’interno della città metropolitana già esistente. A sud le aree tra San Donato e Rozzano potrebbero essere valorizzate con nuove funzioni residenziali e direzionali collegate da estensioni metropolitane. A nord Sesto e Cinisello offrono spazi in fase di trasformazione con la riqualificazione di vaste aree ex industriali. A ovest, lungo l’asse verso Rho e Settimo, sono disponibili terreni collegati al polo fieristico che potrebbero ospitare nuove funzioni urbane. Ma soprattutto, una svolta radicale dovrebbe passare attraverso poteri rafforzati sull’intera area metropolitana. 

#milanofutura: i progetti di Milano Città Stato

MILANO CITTA’ STATO

Continua la lettura con: #MilanoFutura: La «vera» Circle Line che ci deve essere nel futuro di Milano


Articolo precedente«Ztl, maranza, ciclabili: quello che ho visto in vacanza in Spagna e Francia»

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome