Il progetto di riqualificazione di Loreto rischia un nuovo rinvio. Dopo anni di iter burocratici, un cambio di scenario potrebbe fermare il cantiere prima ancora dell’avvio. L’indiscrezione è riportata da la Repubblica in un articolo a firma di Federica Venni pubblicato il 13 luglio 2025.
# Stop al progetto dopo anni di attesa?

Il maxi progetto di restyling di piazzale Loreto è stato congelato. Previsto per partire entro l’estate 2025, subisce ora uno stop deciso dal Comune, che starebbe valutando un ridimensionamento o una revisione dell’intervento. Il piano originario, concepito nel 2021 da Nhood e vincitore del bando internazionale C40 Reinventing Cities, prevedeva un investimento iniziale di 65 milioni di euro, lievitati a 80 con gli extracosti. L’intervento, denominato Loreto Open Community, comprendeva 9.200 metri quadrati totali, di cui 3.900 destinati a verde e spazi pedonali, con aree commerciali, piste ciclabili, anfiteatro, viabilità spostata ai margini e un nuovo accesso alla stazione metropolitana.
# Le nuove criticità ambientali e politiche

A distanza di quattro anni dal concept iniziale, l’amministrazione comunale sta riesaminando la validità dell’intervento. L’aumento delle temperature, l’emergere delle isole di calore e la richiesta di una città più sostenibile stanno orientando il dibattito verso un’opera meno impattante. In discussione non è solo la sostenibilità ambientale, ma anche quella sociale: la presenza di nuovi spazi commerciali in una zona già densa come corso Buenos Aires viene vista come ridondante, con molti spazi vuoti da qualche anno anche a causa degli estenuanti cantieri di riqualificazioni dell’arteria stradale. Inoltre, l’avvio del cantiere coinciderebbe con un biennio cruciale per la città, che include le Olimpiadi Invernali del 2026, sollevando perplessità su traffico, disagi e costi.
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# Ipotesi di revisione e consultazione pubblica

Tra le ipotesi in esame, emerge la possibilità di trasformare il progetto in un’area verde più semplice, con alberature ad alto fusto, fontane e zone d’ombra. Si valuta un modello meno costruito e più aperto, in linea con le nuove priorità urbanistiche e climatiche. Alcune voci chiedono che il progetto venga sottoposto a un processo partecipativo, aprendo una consultazione con cittadini e associazioni. In discussione anche il metodo con cui vengono approvate le grandi riqualificazioni urbane, in vista dell’aggiornamento del PGT. Nessuna decisione è stata ancora formalizzata, ma il rischio è che un ripensamento rimetta tutto in discussione.
# Un progetto già sopravvissuto alla crisi del settore delle costruzioni

Il progetto LOC era già stato messo in discussione nei mesi precedenti a causa della crisi giudiziaria che ha colpito il settore immobiliare milanese. Le inchieste avevano rallentato l’attività degli uffici dell’Urbanistica, facendo temere l’uscita di scena di Nhood, promotore dell’intervento. Nei primi mesi del 2024 il Sindaco Sala aveva dichiarato che un possibile cambio dell’iter poteva bloccare il progetto. La società aveva però ribadito la volontà di completarlo nel più breve tempo possibile. Il permesso di costruire convenzionato aveva consentito di superare l’ultima fase amministrativa, con l’avvio dei cantieri previsto per marzo dopo numerosi rinvii, con una durata stimata in oltre due anni. Il blocco attuale mette di nuovo tutto in sospeso.
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FABIO MARCOMIN
Un’altra balda impresa della Giusepp Bru Bru Band. L’ennesima.
Speriamo che non si faccia. E’ proprio quel che si dice “ciofeca”. Questa Amministrazione più invecchia e più perde il senno