Uno degli elementi più iconici dello skyline milanese. Come è fatto, perchè si chiama così e cosa dove sorgere al suo posto.
# L’inaugurazione fantasma: riservata alle maestranze
La Torre Unipol, soprannominata “Nido Verticale”, è stata ufficialmente inaugurata il 22 dicembre 2023. La cerimonia non è stata comunicata alla stampa né aperta al pubblico. L’evento, intitolato “Building a New Place”, è stato rivolto esclusivamente alle maestranze, ai progettisti e ai partner tecnici che hanno lavorato alla costruzione dell’edificio. È stato organizzato da Cawipa per conto di Unipol, CMB e Cefla Group, le realtà coinvolte nella realizzazione. La giornata è servita a celebrare la conclusione del cantiere e la consegna simbolica della nuova sede al gruppo UnipolSai.
# Struttura e caratteristiche dell’edificio: 125 metri e una facciata reticolare ellittica
La torre si trova in via Melchiorre Gioia 22, nel distretto di Porta Nuova. Progettata dallo studio Mario Cucinella Architects, ha un’altezza di 125 metri, 23 piani fuori terra e 3 livelli interrati. È stata costruita con un’anima in calcestruzzo e una struttura esterna in vetro e acciaio. L’edificio ospita la nuova sede direzionale del gruppo Unipol. Tra le sue dotazioni ci sono un auditorium da oltre 220 posti, uffici su piani modulari, giardini pensili interni e sistemi a elevata efficienza energetica. La facciata reticolare ellittica ricorda la forma di un nido, da cui il nome “Nido Verticale”. L’involucro esterno è stato progettato per garantire isolamento, ventilazione naturale e un contenimento dei consumi. La torre ha ottenuto la certificazione ambientale LEED Platinum.
# Le funzioni previste e quelle realizzate
Il progetto iniziale avrebbe dovuto prevedere secondo alcune indiscrezioni, oltre agli uffici e all’auditorium, uno sky-restaurant pubblico all’ultimo piano. Tale funzione non è stata realizzata. In sua sostituzione è stato inserito un bar panoramico con accesso riservato, adiacente a una serra-giardino trasparente. Questi spazi sono pensati per eventi aziendali o riunioni interne, senza apertura al pubblico. L’intero complesso è stato concepito come un edificio direzionale con spazi di rappresentanza e ambienti per attività istituzionali. Gli impianti tecnologici, la raccolta di acque piovane, i pannelli solari e la doppia pelle ventilata rientrano negli standard di sostenibilità del progetto.
# Riconoscimenti e progettazione integrata
La Torre Unipol ha ricevuto nel 2023 il riconoscimento “Best Tall Building Europe” dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat (CTBUH), organismo internazionale specializzato nell’architettura verticale. Il premio è stato conferito per l’approccio integrato tra forma architettonica, prestazioni ambientali e inserimento urbano. Tra gli aspetti valutati, la coerenza tra l’involucro esterno e le funzioni interne, l’uso di tecnologie passive e l’adattabilità del progetto a un contesto in trasformazione. Il grattacielo è stato selezionato anche per la fase finale del premio mondiale CTBUH 2024. Il riconoscimento è stato consegnato a Singapore nell’ambito della conferenza annuale sull’edilizia verticale, con la partecipazione dei progettisti e dei responsabili tecnici.
# Un grattacielo al posto dell’hotel mai nato

Il lotto su cui sorge oggi la Torre Unipol era inizialmente destinato a un albergo. Nei primi anni 2000, i piani del comparto Porta Nuova prevedevano in quel punto la costruzione dell’“Hotel Gilli”, una struttura ricettiva di fascia alta. Nel 2007 venne presentato un progetto dell’architetto Valentino Benati denominato “Gilli Tower”, poi accantonato. Il terreno era già nella disponibilità del gruppo Unipol, inserito nel piano urbanistico dell’area. Dopo la cancellazione del progetto, l’area è rimasta per anni in stato di sospensione, con una vasca di scavo a cielo aperto e nessun intervento attivo. Solo nel 2016 è stato presentato il nuovo progetto della Torre Unipol, con una destinazione d’uso completamente diversa.
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FABIO MARCOMIN