Difficile trovare un milanese di più di trent’anni che non ricordi con nostalgia il Teatro Smeraldo. Oggi ospita Eataly ma un tempo era il tempio della cultura e dei concerti di Milano. Riviviamo in questo articolo la sua gloriosa epopea.
# Un fiore nasce tra le bombe
Il Teatro Smeraldo viene inaugurato in un periodo tempestoso. E’ il 1942 e nel mondo in guerra sboccia un fiore. Il progetto è di Alessandro Rimini e Ottavio Cabiati, e inizialmente nasce come sala da cinema. Ospita 1.981 posti e in pochi anni diventa il cuore pulsante dello spettacolo milanese, capace di resistere alle mode e alla concorrenza. Nota non da poco: senza un euro di finanziamento pubblico. Per decenni, infatti, fu l’unico teatro milanese sostenuto interamente da capitali privati.
# Musical e concerti che hanno fatto storia
Negli anni Cinquanta, il Smeraldo è il palcoscenico della celebre “Rock Parade” del 1958 con Adriano Celentano e Tony Dallara, e ospita la prima Sei giorni della canzone, con artisti come Mina e Gino Paoli. Negli anni successivi inanella grandi musical (Evita, Jesus Christ Superstar, Cats) e grandi nomi internazionali: da Dalla a De André, da Piazzolla ai Buena Vista Social Club, David Bowie e Paolo Conte. Una curiosità? Nel 2009 Beppe Grillo proprio allo Smeraldo ha lanciato il Movimento 5 Stelle.
# La fine… per un parcheggio
I lavori per i parcheggi sotterranei in piazza XXV Aprile dal 2006 causarono un drastico calo presenze e, malgrado l’indipendenza economica, lo Smeraldo abbassa definitivamente il sipario il 30 giugno 2012, chiudendo con l’ultimo show dei Fichi d’India e un dj set commemorativo. Nel settembre 2012 l’edificio viene acquistato da Eataly: inaugurata nel marzo 2014, la sede cerca di riproporre l’anima cultural-gastronomica del teatro con un palco interno e concerti live, preservando le colonne originali e i ritratti delle leggende che vi si erano esibite.
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ANDREA ZOPPOLATO