Sembrava tutto pronto per rivoluzionare l’alta velocità italiana ma, nonostante il successo delle prove tecniche concluse nel 2017, non sono state mai concesse le autorizzazioni a viaggiare oltre i 300 km/h. Nel mondo si corre invece già su un altro binario: in Giappone e in Cina i treni toccano i 600 km/h, con medie commerciali superiori ai 400. Ma a quanto potrebbero correre i nostri treni e quanto ci si metterebbe da Milano a Bologna con i super treni asiatici?
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Milano-Bologna in 20 minuti: il futuro «orientale» dei treni ad alta velocità
# Nonostante il successo delle prove tecniche il progetto di viaggiare oltre i 300 km/h è stato bocciato sul nascere

Nulla di nuovo all’orizzonte. Nel dicembre 2017 furono portate a termine con successo le prove tecniche per portare la velocità commerciale a 350 km/h. Nel 2018, quando tutto sembrava pronto per autorizzazione il nuovo limite, la doccia fredda da parte del Ministero dei Trasporti e l’Agenzia per la Sicurezza Ferroviaria, insieme a Rete Ferroviaria Italiana in qualità di proprietaria dell’infrastruttura: la velocità massima rimane a 300 km/h. Le ragioni furono principalmente due: il risparmio di tempo sarebbe stato minimo, intorno ai 10 minuti, e la scelta di Trenitalia per condurre la prova suscitò le proteste di Italo, che rivendicava pari opportunità di partecipazione.
# A quale velocità potrebbero correre i treni dell’alta velocità in Italia? Il Frecciarossa sfiora i 400 km/h

Quando si parla di treni ad alta velocità in Italia, la velocità operativa effettiva, quella utilizzata nei normali servizi commerciali, oscilla tra i 250 e i 300 km/h. Questo non perché i treni non possano andare più veloci, ma per una questione di sostenibilità economica: superare queste soglie comporterebbe un incremento significativo dei costi di manutenzione, sia per i convogli che per l’infrastruttura ferroviaria. A velocità maggiori crescono infatti il consumo energetico e l’usura di binari, ruote e catenarie.
Questi sono i principali treni attivi o testati per l’alta velocità ferroviaria nel nostro paese, ordinati per velocità massima raggiungibile:
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Italo EVO (Alstom): fino a 250 km/h
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ETR 700 (AnsaldoBreda): fino a 250 km/h
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ETR 600 (Alstom): fino a 280 km/h
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Italo AGV (Alstom): fino a 360 km/h
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ETR 500 (AnsaldoBreda): fino a 360 km/h
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ETR 1000 (Bombardier/Hitachi): progettato per 400 km/h, ha raggiunto 394 km/h in test
# Con i treni veloci asiatici si farebbe Milano-Bologna in 20 minuti

Nonostante l’Italia vanti una delle reti più estese dell’alta velocità raramente i convogli raggiungono la velocità di 300 km/h, figurarsi avvicinarsi a quelle di omologazione. Vediamo un esempio. La tratta Milano-Bologna di circa 195 km, da Rogoredo a Bologna Centrale, è percorsa al massimo in 54 minuti e quindi ad una media di 217 km/h. Se ne impiegherebbero solo 40 senza alcuni limiti di velocità locali (es. 240 km/h tra Melegnano e Modena) e una rete meno satura.

Impiegando convogli giapponesi come il Maglev L0 Series, previsto sulla nuova linea Tokyo-Osaka, ci si sposterebbe in appena 25 minuti data la velocità media commerciale di 430 km/h e punte che sfiorano i 505 km/h. Nei test ha toccato i 603 km/h. Ancora di meno con i rivali cinesi, che hanno raggiunto il picco di 623 km/h, e che sono al lavoro per un super treno da 1000 km/h: più veloce di un aereo, porterebbe i milanesi nel capoluogo emiliano in poco più di 11 minuti.
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FABIO MARCOMIN
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