L’ex grande campione di basket con una donazione di 10 milioni di dollari ha aperto negli Stati Uniti la sua quarta clinica gratuita. La struttura fornisce cure ospedaliere a chi non può permettersele. Anche a Milano alcuni imprenditori hanno avviato progetti sociali: quali altri interventi potrebbero realizzare?
# Donati 10 milioni di dollari per aprire un’altra clinica destinata a pazienti non assicurati

Il 19 febbraio 2025 Michael Jordan ha aperto a East Wilmington, North Carolina, la quarta Michael Jordan Family Medical Clinic. La struttura di circa 678 mq con 12 stanze garantisce cure primarie gratuite a pazienti non assicurati o sottoassicurati. Il progetto è stato reso possibile da una donazione di 10 milioni di dollari, in collaborazione con Novant Health. La prima clinica di Wilmington, inaugurata nel 2024, ha servito 1.800 pazienti nei primi nove mesi, dimostrando la capacità di ridurre le disuguaglianze sanitarie.
# Le iniziative benefiche degli imprenditori milanesi

Anche a Milano alcuni grandi patrimoni si sono tradotti in opere concrete. I casi più eclatanti riguardano milanesi da poco scomparsi. Il compianto Ernesto Pellegrini ha fondato il “Ristorante Ruben”, che offre ogni sera circa 350 cene a 1 euro per persone in difficoltà, con accesso gratuito per i minori di 16 anni. Leonardo Del Vecchio ha donato 20 milioni di euro all’Università Bocconi per borse di studio che coprono tasse, vitto e alloggio, rendendo più accessibile la vita accademica a studenti meritevoli senza mezzi. La famiglia Caprotti ha stanziato fondi per la sanità: Bernardo Caprotti aveva sostenuto l’Associazione Bambino Nefropatico di Milano, mentre Giuseppe Caprotti ha creato un fondo da 10 milioni durante la pandemia a supporto di ospedali e terapie intensive. Silvio Berlusconi ha sostenuto con grandi donazioni l’Ospedale San Raffaele. Questi interventi, pur diversi tra loro, mostrano come i super-ricchi abbiano già lasciato segni tangibili sul territorio. Ma le possibilità restano ancora ampie e in gran parte inesplorate. Soprattutto considerando le nuove leve di ricchi milanesi e i super-ricchi internazionali attirati a Milano dai vantaggi fiscali.
# Cosa potrebbero fare di più i super ricchi per aiutare chi è in difficoltà: 7 tipi di iniziative ad alto impatto sociale

I patrimoni personali milanesi potrebbero essere mobilitati in diversi progetti per rispondere a problematiche sociali:
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Cliniche di base gratuite nei quartieri più fragili: spazi sanitari accessibili durante la settimana, simili alle cliniche di Jordan, potrebbero offrire prevenzione, visite di base e continuità assistenziale, riducendo il sovraccarico dei pronto soccorso con un servizio all’altezza delle cliniche private.
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Mense mobili o comunitarie con contributo simbolico: sul modello del Ristorante Ruben, mense diffuse nei quartieri difficili o servizi alimentari mobili potrebbero garantire pasti dignitosi e a basso costo, da affiancare a istituzioni quali l’Opera di San Francesco.
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Servizi di assistenza psicologica e legale: sportelli nei quartieri per offrire supporto psico-emotivo, orientamento legale alle famiglie e accompagnamento verso i servizi pubblici, accessibili grazie a fondi personali.
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Alloggi temporanei per studenti e giovani lavoratori: co-housing o residenze a canone calmierato interamente finanziate dai privati, per abbattere le barriere all’accesso universitario e all’avvio professionale a Milano.
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Centri di formazione digitale e linguistica nelle periferie: luoghi dotati di tecnologie informatiche per corsi gratuiti di formazione, orientamento al lavoro, alfabetizzazione digitale e insegnamento dell’italiano per migranti.
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Spazi serali per anziani soli: ambienti con attività ricreative, sociali, culturali e monitoraggio sanitario minimo, aperti la sera per contrastare solitudine e isolamento.
- Supporto a progetti di startup e non profit: sostegno con donazioni pro bono e in funzione dell’impatto sociale prodotto da nuove aziende sociali o associazioni no profit.
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FABIO MARCOMIN