Sondaggio aperto rivolto ai milanesi: quali sono i cambiamenti che vorreste per i mezzi pubblici di Milano? Queste le proposte più ricorrenti. Tutte con al centro un tema: quello della sicurezza.
#1 Far ritornare il bigliettaio, come a Milano fino al 1974

Al primo posto dei desideri dei milanesi: rendere il trasporto pubblico più sicuro. Come soluzione più auspicata, potrebbe essere utile ripristinare la figura del bigliettaio, in uso a Milano fino al 1974. Si trattava di un operatore distinto dall’autista, incaricato della verifica e della vendita dei biglietti. La sola presenza a bordo garantiva ordine e controllo.
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#2 Ingresso solo anteriore con validazione obbligatoria

Una variante sempre per aumentare la sicurezza: introdurre l’obbligo di salita solo dalla porta anteriore, dove è collocata la validatrice. Il sistema, già attivo a Londra, consente il controllo diretto da parte dell’autista. In assenza di biglietto, il mezzo resta fermo in attesa dell’intervento delle forze dell’ordine. Le porte centrali e posteriori restano riservate alla discesa. Il flusso viene così ordinato, l’evasione ridotta e la gestione dell’accesso facilitata.
#3 Presidi mobili o personale dedicato a bordo
La presenza di personale ATM, anche in borghese, è già attiva su alcune tratte. Si potrebbe estendere il presidio a rotazione o fisso nelle linee più critiche. L’effetto deterrente è immediato. Il personale può collaborare con l’autista e con le centrali operative. In alcuni contesti europei, l’intervento è svolto da agenti misti con funzioni di vigilanza e controllo: a Berlino, dove sulla metro non ci sono tornelli, il controllo è capillare e inflessibile.
#4 Tornelli sui mezzi di superficie e accesso vincolato

C’è chi propone di adottare tornelli interni, già testati in Italia con il progetto PR Bus. A Roma, Bologna, Torino e Genova alcuni autobus sono stati equipaggiati con dispositivi che si aprono solo dopo la validazione del biglietto. A Roma, sulla linea 669, sono stati installati tornelli simili a quelli della metropolitana. I risultati hanno mostrato un calo dell’evasione e maggiore ordine nella salita.
#5 Sanzioni rapide e lavori socialmente utili
Il sistema sanzionatorio potrebbe essere rafforzato prevedendo multe più elevate e immediate. In caso di recidiva o mancato pagamento, si può applicare l’obbligo di prestazioni socialmente utili, come la pulizia dei mezzi o il supporto ai depositi ATM. La sanzione avrebbe così una funzione educativa e visibile. Le registrazioni possono essere gestite digitalmente e in tempo reale. C’è chi addirittura propone il modello tedesco: dopo tre multe scatta l’arresto.
#6 Identificazione automatica e DASPO per i soggetti recidivi
Si potrebbe implementare un sistema di identificazione elettronica, con smart card nominative o riconoscimento facciale, per limitare l’accesso a chi ha commesso infrazioni. Le telecamere già presenti sui mezzi ATM possono essere collegate a sistemi automatici di confronto. In caso di soggetti interdetti, l’accesso al servizio viene bloccato direttamente all’ingresso.
#7 Presenza programmata delle forze dell’ordine

Un presidio selettivo e programmato delle forze dell’ordine potrebbe rafforzare la sicurezza, in particolare su linee e tratte di superficie più esposte. A Milano è già attiva la Polmetro, nucleo dedicato della Polizia di Stato che opera nella rete metropolitana, con interventi mirati nelle stazioni e nei convogli. Un’estensione di questo modello anche al trasporto di superficie, tramite pattugliamenti a rotazione o in borghese, aumenterebbe il controllo. In altri contesti europei, i controllori viaggiano affiancati da agenti.
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FABIO MARCOMIN
Appena rientrati da N.Y.C. che sicurezza,,,,al 1000 x mille, idem Londra e la puntualità.
In Atm cambia il Ceo ma sta sempre peggiorando Poi è entrato Pal.Marino !!!!!!!!!!!!!!!!!
Terrificante.
Ci vogliono : il bigliettaio, la salita porta ant.re come Londra, più più presidi – non c’è mai nessuno – Daspo, elevate le multe.
Anni fa Atm funzionava come la ” Tube” oggi fa schifo. Lo sa Sala !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!