In futuro a Milano ci si muoverà con i mini tram?

Il mini tram costa poco, è ecologico e pronto alla guida autonoma

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Un tram piccolo, leggero e senza cavi. A Coventry è iniziata la sperimentazione di un nuovo mezzo urbano che potrebbe cambiare il volto dei trasporti pubblici. E se Milano fosse la prossima a provarli?

In futuro a Milano ci si muoverà con i mini tram?

# Primi test a Coventry del tram “in miniatura”: elettrico, a guida autonoma e lungo solo 12 metri

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Si chiama Very Light Tram, ha solo 12 metri di lunghezza e pesa appena 11 tonnellate. A Coventry, nel Regno Unito, è iniziata la sperimentazione del primo mini tram pensato per rivoluzionare la mobilità urbana. La prima tratta è una navetta di un chilometro tra Queen Victoria Road e Greyfriars Road, ma l’idea è molto più ambiziosa: sviluppare una rete rapida, sostenibile, accessibile a tutti e a costi drasticamente inferiori rispetto ai tram tradizionali.

Il tutto in una veste hi-tech: veicolo a batteria, predisposto per la guida autonoma e capace di muoversi anche su curve strettissime, anche di soli 15 metri. Una sorta di “metropolitana leggera di superficie”, con l’agilità di un autobus ma senza emissioni e con la comodità del tram. Con pianale ribassato per favorire l’accesso e una capienza di 56 persone, promette frequenze elevate e un servizio “turn-up-and-go”. Ma il vero salto è nel concetto: il VLT è stato progettato fin dall’inizio per funzionare senza conducente, con sistemi di guida autonoma in via di sviluppo.

# Investimenti ridotti, lavori più rapidi e meno impattanti

covetry.gov.uk – VLR_track

Un tram tradizionale può costare fino a 120 milioni di euro (nel Regno Unito, in Italia si può arrivare a 40 milioni ndr) a chilometro nei centri urbani: qui si parla di meno della metà. La riduzione dei costi di posa arriva fino al 70%, grazie a una struttura binaria profonda solo 25-30 centimetri, posa su soletta e che quindi non richiede opere invasive. Una soluzione che evita di dover spostare tubature e sottoservizi

# E se arrivasse anche a Milano?

Il caso Coventry potrebbe sembrare lontano, ma le sue sfide sono sorprendentemente simili a quelle di Milano. Difficoltà a realizzare nuove linee metropolitane, tempi lunghissimi per i tram, costi in continua crescita, quartieri periferici da collegare meglio. Un sistema come il Very Light Tram potrebbe rappresentare la chiave per portare trasporto pubblico veloce e sostenibile anche dove oggi non arriva. Zone come Bovisa, MIND, Quarto Oggiaro a nord, Santa Giulia e Ortica ad est, potrebbero diventare accessibili con costi e tempi ridotti. Inoltre, la compatibilità con il tracciato stradale esistente ridurrebbe al minimo i disagi per i residenti.

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Leggi anche: Mind-Bovisa in funivia? Le 4 fermate del progetto

Fonte: Coventry City Council

Continua la lettura con: Tram come metro: la «light rail» sarebbe utile per Milano?

FABIO MARCOMIN


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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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