Nel cuore di Milano, un simbolo dell’ospitalità internazionale si rinnova. L’hotel cinque stelle, ospitato in un ex convento quattrocentesco del Quadrilatero della Moda, ha affidato il restyling delle sue camere e suite a Pierre-Yves Rochon.
# Un nuovo volto per le 118 camere e suite del Four Season

Le 118 camere e suite del Four Seasons Milano sono state completamente ripensate dal celebre interior designer francese. L’approccio privilegia proporzioni, equilibrio e materiali autentici, mantenendo il legame con la storia del palazzo. Rubelli ha firmato i tessuti, tra velluti e lini strutturati, mentre Poliform ha collaborato per la realizzazione di arredi su misura in palissandro e finiture in ottone. La palette cromatica, ispirata agli affreschi del chiostro, si declina in tonalità terracotta e grigio-blu, avvolgendo gli ambienti in un’atmosfera coerente e raffinata. Ogni stanza è concepita come un pied-à-terre milanese, con zone differenziate per il soggiorno, la lettura e la convivialità.
# Le suite d’autore tra affreschi e stucchi rinascimentali

Il restyling ha valorizzato alcune suite iconiche, trasformandole in veri e propri appartamenti d’autore. La Fresco Suite conserva un soffitto dipinto da Giocondo Albertolli nel XVIII secolo, attorno al quale Rochon ha sviluppato un’armonia di gialli e aranci delicati. La Renaissance Suite, invece, è caratterizzata da un soffitto a stucco rinascimentale e da un layout aperto inondato di luce naturale. Qui le tonalità grigio-perla e verde riprendono i colori del giardino interno, visibile dalle ampie finestre. Accanto a queste due suite storiche, altre cinque propongono soluzioni più flessibili, pensate per famiglie o viaggiatori business, con zone giorno e notte separate o spazi unici di ampia metratura.
# Lusso misurato e tecnologia invisibile

Rochon ha integrato elementi tecnologici in modo non invasivo, mantenendo la centralità dell’architettura storica. Le camere sono dotate di sistemi di domotica e illuminazione personalizzabile, mentre impianti audio e soluzioni digitali rimangono quasi invisibili. Nei bagni, il marmo originale è stato conservato e valorizzato con lavabi ridisegnati e rubinetterie essenziali. La falegnameria su misura, eseguita con pelli pregiate e legni di alta qualità, testimonia la continuità con la tradizione artigianale italiana.
# Un dialogo tra Rochon e Urquiola

Il lavoro di Rochon si inserisce nel percorso già avviato da Patricia Urquiola nel 2021, quando la designer spagnola aveva firmato il restyling delle aree comuni. Lobby, bar e spa portano la sua impronta metropolitana e cosmopolita, con arredi Cassina, Poltrona Frau, Moroso e Flos. L’incontro tra i due linguaggi conferisce al Four Seasons Milano un’identità doppia: da un lato la sobria eleganza degli interni delle camere, dall’altro l’energia urbana degli spazi condivisi. A oltre trent’anni dall’apertura, l’hotel si conferma punto di riferimento per l’ospitalità di lusso a Milano, proponendo un modello che intreccia memoria storica e design contemporaneo.
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FABIO MARCOMIN