Il futuro sindaco di Milano? I 10 candidati dei milanesi

Per capire chi potrebbe essere il prossimo sindaco di Milano lo abbiamo chiesto direttamente ai milanesi

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Si avvicina il cambio di cadrega a Palazzo Marino. Il secondo e ultimo mandato di Beppe Sala sta declinando e all’orizzonte si vedono solo ombre sfumate e incomprensibili. Per capire chi potrebbe essere il prossimo sindaco di Milano lo abbiamo chiesto direttamente ai milanesi. Ci hanno risposto in trecento. Queste le nominations che sono risultate più menzionate e votate. Abbiamo dedicato anche un paragrafo alle caratteristiche che sono state indicate. 

Il futuro sindaco di Milano? I 10 candidati dei milanesi

# Le nominations dei milanesi (in ordine crescente)

#10 Giovanni Storti 

@giovanni.storti.ufficiale

#9 Massimo Giletti

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#8 Maurizio Lupi

#7 Pierfrancesco Majorino

 (MILANO – 2023-01-09, Maria Parmigiani) p.s. la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

#6 Roberto Vecchioni

#5 Vittorio Feltri

 

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#4 Roberto Vannacci

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#3 Roberto Parodi 

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#2 Paolo Del Debbio

#1 Gabriele Albertini

Gabriele Albertini

# Le tre caratteristiche più votate del sindaco ideale

  1. «Qualcuno che riporti la città al suo antico smalto e non all’indecoroso stato in cui versa attualmente» (Giovanni Bottelli) 
  2. «Uno che metta davanti a tutto noi cittadini facendola ritornare più sicura e più pulita.» (Stefania Pellegrini) 

  3. «Uno che sappia fare il sindaco proteggendo tutti i milanesi o meglio chi vive a Milano, dagli intrusi delinquenti» (Antonietta Pompa) 

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ANDREA ZOPPOLATO

 


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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.

2 COMMENTI

  1. Mi è venuto in mente un epigramma in milanese di Enzo Jannacci che trascrivo come si pronuncia: “La televisiùn la g’ha una forsa de leùn / la televisiùn la g’ha paura de nisùn / la televisiùn la te indurmenta ‘mè un cujùn”.
    Se non fosse infatti per la tv quasi tutti i personaggi citati sarebbero dei signor nessuno, invece…
    Speriamo che la chiusura dell’epigramma sia solo una nota pessimistica del grande medico prestato allo spettacolo. Ma poi pensando a chi conduce l’Ucraina…

  2. Non so se si fa prima a contare il numero risicato di quelli sani (senza riferire agli schieramenti politici), visto che ormai mi sembrano una minoranza, o proprio perché risicato è più difficile trovarli. Ma parlo del mondo, non solo di Milano.

    Credo che Jannacci sia stato realista.

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