C’è una strada del centro di Milano che dovrebbe essere un modello di efficienza urbana, e invece è diventata il simbolo della trascuratezza. Un luogo percorso ogni giorno da migliaia di persone, ma che sembra dimenticato dalle istituzioni. Dove la vita quotidiana si scontra con incuria e pericoli.
La via del centro di Milano… dimenticata da Palazzo Marino
# La denuncia dei residenti
Via Lamarmora è una delle arterie più frequentate del centro di Milano. Incastonata tra scuole, cliniche, università e il tribunale, è percorsa ogni giorno da studenti, pazienti, lavoratori e operatori del diritto. Eppure, a fronte di questa centralità urbana, la via versa in uno stato di profondo abbandono, come denunciato dai residenti durante una passeggiata con le telecamere di MilanoPavia Tv. Il degrado è ovunque: pavimentazione sconnessa, cantieri invasivi, marciapiedi stretti e promesse di riqualificazione mai mantenute.
# I palazzi-fantasma con ponteggi arrugginiti e tetti sfondati

Tra i simboli più evidenti del degrado ci sono i palazzi ai civici 25 e 27, a pochi metri dalla fermata Crocetta della M3. Ex edifici nobiliari ottocenteschi, vennero gravemente danneggiati dai bombardamenti del 1943 e non furono mai recuperati in modo organico. Oggi si presentano come involucri pericolanti: balconi in pietra che sfidano il tempo, tetti sfondati, infiltrazioni e ponteggi arrugginiti installati oltre dieci anni fa. La proprietà, riconducibile a Immobiliare Sanitaria Ceschina, non ha mai avviato un piano di recupero nonostante le ingiunzioni comunali. Intorno, il quartiere si è trasformato con interventi di qualità come il progetto Horti, ma quei due edifici restano un buco nero nel cuore della città.
# Un giardino incolto da oltre 40 anni: occasione persa per il quartiere

All’angolo con corso di Porta Romana, proprio davanti all’uscita della metropolitana Crocetta, si trova un terreno comunale da decenni inutilizzato. Negli anni ’80 ospitava il cantiere della M3, ma da allora è rimasto uno spazio abbandonato, chiuso tra pareti cieche e camere di ventilazione aperte. Lì sorgeva un tempo una palazzina ottocentesca demolita, e oggi il lotto rappresenta una delle ferite urbane più incomprensibili del centro di Milano. I cittadini chiedono da anni una sistemazione a verde: basterebbero alberi, panchine e magari due murales per ridare vita a quell’angolo di città lasciato nel silenzio per oltre mezzo secolo.
# Cantieri, marciapiedi impraticabili, pavé sconnesso e promesse mai mantenute
Lungo tutta via Lamarmora si susseguono barriere architettoniche e disagi. I marciapiedi, in molti punti troppo stretti, sono resi ancora più inaccessibili da cantieri che costringono i pedoni a camminare lungo la carreggiata, tra auto e tram. Il fondo stradale, a pavé, è stato rattoppato più volte, ma oggi è nuovamente dissestato. I lavori promessi, dall’allargamento dei marciapiedi alla sostituzione dei binari, sono stati annunciati ma mai avviati. Intanto i residenti convivono con una viabilità pericolosa, chiedendo un intervento urgente, strutturale e non più rimandabile.
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FABIO MARCOMIN