Sesto San Giovanni: di fatto un quartiere di Milano. Estendiamo i confini della città?

Sono diversi i fattori per cui si può considerare Sesto in questo modo. Perchè non iniziare sul serio a pensare alla Grande Milano?

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Sesto San Giovanni è fuori dai confini di Milano ma funziona sempre più come un suo quartiere. Tra i fattori ci sono prezzi più bassi, stesse tariffe per i trasporti e continuità urbana. Perché non inglobarlo nella città come punto di partenza per estendere tutti i confini e dar vita alla Grande Milano?

# Oltre 3mila residenti arrivati da Milano

Credits ganeshel IG – Sesto San Giovanni

Negli ultimi cinque anni, oltre tremila milanesi hanno trasferito la residenza a Sesto San Giovanni. Solo nel 2023 sono stati più di mille. «Sesto ormai è un quartiere a nord di Milano», ha dichiarato il sindaco Roberto Di Stefano a la Repubblica, in un’intervista rilasciata a Federica Venni. I motivi principali sono economici: secondo i dati aggiornati di Immobiliare.it e Idealista.it (luglio 2025), un bilocale a Sesto costa in media 169.000 euro contro i 240.000 di uno analogo in zona Comasina o Corvetto. Anche per superfici più ampie, il differenziale è evidente: 126 mq vicino ai mezzi pubblici a Sesto si comprano con 350.000 euro, mentre in periferia a Milano per lo stesso importo si resta sotto i 100 mq. L’attrattività cresce anche per gli affitti, con un canone medio di 1.100 euro per un appartamento di 74 mq, ancora competitivo rispetto alle zone di partenza come Precotto, Turro o Gorla.

# Stesse tariffe urbane per metro, vale sempre il biglietto da 2,20 euro, e taxi

Estensioni M1 e M5

Sesto è collegata a Milano da tre fermate della linea M1 (Sesto Marelli, Sesto Rondò e Sesto FS) e sarà presto raggiunta da altre fermate: Sesto Restellone e Cinisello Bettola, nell’ambito del prolungamento della M1 previsto entro il 2029. Quest’ultima, situata nel Comune di Cinisello Balsamo ma in continuità urbana con Sesto, sarà facilmente accessibile anche dai residenti sestesi. Le cinque fermate previste entro il 2033 nell’estensione della M5 verso Monza, localizzate a Cinisello Balsamo ma a ridosso del territorio comunale di Sesto, sono: Testi Gorky, Bassini, Rondinella Crocetta, Matteotti e Cinisello Bettola, con interscambio con l’omonima stazione della M1 in costruzione. Tutti questi spostamenti sono coperti dal biglietto urbano da 2,20 euro, senza alcuna maggiorazione, come previsto per i Comuni della prima fascia della città metropolitana. Anche il servizio taxi applica le stesse tariffe urbane. Dal punto di vista della mobilità, non esiste quindi una discontinuità tra Milano e Sesto, che funziona a tutti gli effetti come un quartiere nord del capoluogo.

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# Nuove costruzioni su aree ex industriali: da MilanoSesto al Giardino degli Ulivi

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La rigenerazione urbana ha trasformato e sta trasformando molte aree dismesse di Sesto. Il progetto di MilanoSesto nei terreni delle ex Falck, firmato da Foster + Partners, copre un’area complessiva di 1,5 milioni di mq e prevede la costruzione di poli ospedalieri, residenze, un campus universitario e spazi commerciali. Accanto a questo maxi intervento sono previsti progetti più contenuti: una torre di 80 metri sull’ex area Enichem, un nuovo edificio UniAbita sull’ex Cinema Elena, il complesso “Giardino degli Ulivi” al posto di una ex fabbrica di essenze, uno studentato dove sorgeva una centrale Enel e nuove abitazioni sull’ex Impregilo. Lo spazio edificabile disponibile è ampio e consente un’offerta abitativa maggiore rispetto a Milano.

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# Estendiamo i confini della città?

Sesto San Giovanni presenta caratteristiche sempre più simili a quelle di un quartiere di Milano: continuità urbana, anche visiva dato che, attraversando i confini, non si nota alcuna differenza, tariffe integrate nei trasporti, stessa domanda abitativa. La distanza reale, sia in termini fisici che funzionali, si è progressivamente ridotta. Oggi chi vive a Sesto può abitare con costi più bassi, muoversi con i mezzi milanesi e restare collegato alla rete di servizi della città. Lo stesso succede con gli altri comuni della cintura milanese, in alcuni casi in modo più accentuato e in altri meno, come Assago, Rozzano, Opera, San Donato Milanese, Cinisello Balsamo. In futuro sarà così anche per Segrate, Corsico, Buccinasco e Settimo Milanese grazie all’arrivo della metropolitana. 

Perché non iniziare sul serio a pensare alla Grande Milano?


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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

2 COMMENTI

  1. Organizzate una petizione a Sesto e vediamo cosa ne pensano i sestesi.
    In fondo sarebbero i diretti interessati.

  2. Milano ormai si deve intendere come tutta la città metropolitana, non solo Sesto. Come Roma a suo termpo ha compreso anche le cittadine vicine, anche Milano lo dovrebbe fare. L’unica differenza sarà solo che Roma continuerà ad avere la sua provincia, Milano forse, a scapito del territorio di altre provincie limitrofe. L’una e l’latra cosa impossibili, dato il campanilismo esasperato di tutti i paesi e paesini del territorio. Cmq Milano è troppo piccola per essere una città compiuta. Speriamo nel futuro e nella resipiscienza dei nostri governanti

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