Orio: nel 2026 lo «scalo dei poveri» decollerà finalmente?

L’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio è al centro di un maxi piano di trasformazione

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primabergamo.it - Rendering scalo rinnovato
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Dopo anni di lamentele e infrastrutture al limite, l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio è al centro di un maxi piano di trasformazione. Entro il 2026: nuovi gate, collegamento ferroviario, hotel e più spazio per i passeggeri. Ma i lavori basteranno a colmare il divario con Linate e Malpensa?

# Le carenze strutturali

Gianluca google – Code Orio

Per anni Orio al Serio è stato percepito come il fratello minore del sistema aeroportuale lombardo. Nato per servire il traffico low-cost, si è trovato a gestire quasi 16 milioni di passeggeri l’anno senza un adeguato adeguamento delle infrastrutture. Le principali criticità segnalate dai viaggiatori riguardano:

  • Check-in prima sottodimensionato: fino a maggio 2025 erano disponibili solo 33 sportelli, spesso causa di lunghe code e congestione. La recente apertura della nuova area ha raddoppiato la capacità e risolto in gran parte il problema.

  • Controlli di sicurezza obsoleti: ancora basati su macchine tradizionali, con l’obbligo di estrarre liquidi e laptop. L’arrivo degli scanner C3 è atteso entro fine anno.

  • Gate extra-Schengen limitati: su circa 25 totali, solo una decina gestisce tratte fuori dall’area UE.

  • Nessun collegamento ferroviario: l’aeroporto è ancora raggiungibile solo via gomma. I parcheggi sono esterni, distanti e non serviti da percorsi coperti.

  • Servizi scarsi: duty-free sottodimensionato, sale d’attesa sovraffollate, assenza di hotel integrati e pochi spazi di sosta confortevoli.

# Le lamentele dei viaggiatori

FRANC ONE google – Senza tetto Orio

Le segnalazioni dei passeggeri non mancano. In questo articolo avevamo riportato alcune delle testimonianze raccolte tra frequentatori abituali dello scalo, e il quadro che emergeva è chiaro: uno scalo vissuto come trascurato, privo di comfort e con pochi servizi.

  • “Sembra un terminal bus degli anni ’90, solo con gli aerei al posto dei pullman.”
  • “Tutto è al minimo sindacale. File ovunque, pochi servizi, zero comfort.”
  • “Sembra un aeroporto dell’Est Europa nel 2005.”
  • I sedili agli arrivi sono occupati da persone che bivaccano, dormono. I bagni sempre sporchi.”
  • “Assenza di fingers: se piove o fa freddo, è illogico lasciare i passeggeri davanti alla scala d’imbarco per tempi lunghissimi.”
  • Pochi posti nelle sale d’attesa, gente in piedi ovunque, gate aperti troppo presto e attese scomode.”

Le critiche colpiscono in particolare la gestione dei flussi, l’assenza di spazi adeguati per l’attesa, la scarsa accessibilità e l’impossibilità di raggiungere l’aeroporto con mezzi alternativi all’auto privata. Un’esperienza che molti passeggeri hanno descritto come affollata, caotica e poco dignitosa.

# Il piano di rilancio: investimenti e cantieri

Per affrontare i limiti storici dello scalo, SACBO e RFI hanno avviato un piano di trasformazione infrastrutturale da oltre 450 milioni di euro, articolato in sei ambiti principali, con conclusione prevista entro il 2026.

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#1 Ampliamento del terminal

Il 28 maggio 2025 è stata inaugurata la nuova area check-in al piano terra, con 30 nuovi banchi (di cui 22 in modalità self drop) su 3.720 metri quadrati. L’intervento ha portato il totale degli sportelli da 34 a 64, dotati di sistemi digitali, monitor LED e sensori intelligenti per il monitoraggio dei flussi.

È in corso l’allestimento del primo piano del terminal, che ospiterà la nuova area dei controlli di sicurezza. Qui è prevista l’installazione di 14 scanner C3 per consentire il superamento dei varchi senza la rimozione di liquidi o dispositivi elettronici. L’attivazione è programmata per dicembre 2025.

#2 Sicurezza e spazi commerciali

L’ampliamento include un duty-free portato da 600 a 1.600 metri quadrati, nuove sale d’attesa e un’area food court. I lavori sono in fase di completamento e dovrebbero essere operativi prima della stagione invernale 2025.

#3 Gate e infrastrutture di volo

È già stata completata la nuova taxiway nord e sono in fase di attivazione tre nuove piazzole per aeromobili di media grandezza (classe C). Inoltre, sono previsti due nuovi gate extra-Schengen, in consegna nel primo semestre del 2026, per far fronte alla domanda crescente sulle tratte internazionali.

#4 Collegamento ferroviario

I lavori per la nuova linea Bergamo–Orio al Serio (5 km) sono in corso. Il terminal ferroviario, con stazione a quattro binari e sottopasso pedonale già realizzato, viene collegato direttamente all’aeroporto. L’attivazione del servizio è prevista entro la fine del 2026.

#5 Hotel e centro servizi

In costruzione, nell’area P3, il nuovo Hilton Garden Inn da 180 camere, parte di un Centro Servizi aeroportuali da 10.000 mq. I lavori sono iniziati a marzo 2025 e l’apertura è programmata per fine 2026. Nella struttura sono compresi anche ristorante, lobby 24/7, spazi di coworking, deposito bagagli e shuttle interno, con collegamento diretto al terminal.

#6 Accessibilità e parcheggi

Sono in fase progettuale i parcheggi multipiano da 4.600 posti, il cui completamento è previsto oltre il 2026. È inoltre in sviluppo un nuovo asse viario di accesso da est, destinato a migliorare il collegamento stradale da Seriate e dalla Val Seriana: apertura stimata tra fine 2026 e il 2027.

Continua la lettura con: «Forlanini – Linate Aeroporto»: il futuro hub strategico per i collegamenti di Milano?

FABIO MARCOMIN


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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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