Arrivano i BUSECCON: perchè i MILANESI venivano chiamati così

I bergamaschi però ci chiamavano in altro modo. E come rispondevano i milanesi? Inventando altri nomignoli divertenti per i "provinciali"

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Un tempo i lombardi si distinguevano con strani e spesso poco apprezzati nomignoli. I milanesi erano detti i “buseccon”.

Arrivano i BUSECCON: perchè i MILANESI venivano chiamati così

Se ancora oggi i settentrionali vengono chiamati dai meridionali “polentoni“, sottintendendo il loro assiduo consumo di polenta, un tempo anche i lombardi avevano riservato un nomignolo “culinario” ai milanesi: i buseccon. Da dove deriva questo nome ed era davvero così diffuso l’utilizzo dei soprannomi in Lombardia?

# Nella “Grande Lombardia” i milanesi erano detti buseccon

credit: FB @MilanoScomparsa

Un tempo si parlava di “Grande Lombardia”, includendo nel territorio lombardo anche parte dell’Emilia, il Piemonte orientale, il Veronese e il Canton Ticino. In questa distesa area geografica gli abitanti delle varie zone venivano distinti dagli altri grazie all’utilizzo di soprannomi, spesso legati alle abitudini culinarie. I milanesi in particolare erano chiamati Buseccon, questo a causa del loro smodato amore per la Busecca. Questo piatto, in italiano più comunemente detto “trippa“, era uno dei piatti preferiti dai milanesi fino a qualche decennio fa. Addirittura in giro per le vie non era raro trovare negozi con l’insegna “Tripperia”.

# E i provinciali come erano chiamati dai milanesi del tempo?

Questo era il nome con cui gli altri abitanti della “Grande Lombardia” chiamavano i milanesi. Per difendersi in questa battaglia di soprannomi, i milanesi avevano a loro volta attribuito nei nomignoli per gli abitanti della provincia. A Meda vivevano gli “stregoni”, o meglio gli strìun.Passirana invece si trovavano i mangiatori di gatti, i magnagatt. Gli abitanti di Trezzo sull’Adda erano conosciuti per essere magnaghezz, ovvero i mangia ramarri. Se quasi tutti avevano un soprannome legato al cibo che erano soliti consumare, o almeno così si pensava, i vimercatesi avevano un soprannome che ne sottolineava un’usanza poco piacevole: i grattagaìn, cioè i ladri di polli.

# Buseccon, ma non per tutti. Per i bergamaschi eravamo “baggiani”

credit: santostefanosegrate.it

Nonostante tutti i lombardi chiamassero i milanesi buseccon, i bergamaschi ci avevano riservato un altro soprannome: per loro noi eravamo i bagiàa, con un’italianizzazione, i baggiani. Questo nomignolo non ha alcuna derivazione culinaria, piuttosto potremmo dire geografica. Infatti la città durante il Medioevo era suddivisa in quattro Pievi e, tra queste, quella più vicina al bergamasco si chiamava proprio Bazzana. Di questa tendenza a chiamare i milanesi baggiani ne abbiamo anche una testimonianza letteraria, in un dialogo de “I promessi sposi” tra Renzo e il cugino bergamasco Bortolo:

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Ma prima di tutto, bisogna che t’avverta d’una cosa. Sai come ci chiamano in questo paese, noi altri dello stato di Milano?
– Come ci chiamano?
Ci chiaman baggiani.
– Non è un bel nome.
– Tant’è: chi è nato nel milanese, e vuol vivere nel bergamasco, bisogna prenderselo in santa pace. Per questa gente, dar del baggiano a un milanese, è come dar dell’illustrissimo a un cavaliere.
– Lo diranno, m’immagino, a chi se lo vorrà lasciar dire.
– Figliuolo mio, se tu non sei disposto a succiarti del baggiano a tutto pasto, non far conto di poter viver qui. Bisognerebbe esser sempre col coltello in mano: e quando, supponiamo, tu n’avessi ammazzati due, tre, quattro, verrebbe poi quello che ammazzerebbe te: e allora, che bel gusto di comparire al tribunal di Dio, con tre o quattro omicidi sull’anima!
– E un milanese che abbia un po’ di….– e qui picchiò la fronte col dito, come aveva fatto nell’osteria della luna piena. – Voglio dire, uno che sappia bene il suo mestiere?
– Tutt’uno: qui è un baggiano anche lui. Sai come dice il mio padrone, quando parla di me co’ suoi amici? «Quel baggiano è stato la man di Dio, per il mio negozio; se non avessi quel baggiano, sarei ben impicciato». L’è usanza cosí.
– L’è un’usanza sciocca. E vedendo quello che sappiam fare (ché finalmente chi ha portata qui quest’arte, e chi la fa andare, siamo noi), possibile che non si sian corretti?
– Finora no: col tempo può essere; i ragazzi che vengon su; ma gli uomini fatti, non c’è rimedio: hanno preso quel vizio; non lo smetton piú.
 
A quanto pare Bortolo aveva ragione, con il tempo il poco piacevole nomignolo di “baggiani” è caduto in disuso, così come quello di “buseccon”, ma è sempre interessante ripercorrerne le storie.
 

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ROSITA GIULIANO
 

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Rosita Giuliano
23 anni e tanti sogni da rincorrere per il mondo. Mentre li inseguo, sorrido e scrivo.