I PALAZZI più BELLI di Milano (Foto)

Siamo o non siamo la città delle archistar?

0
Palazzo della Ragiona

Siamo o non siamo la città delle archistar? Questi i palazzi, forse i più belli di Milano.

I PALAZZI più BELLI di Milano (Foto)

# Sentirsi dei primi cittadini a Palazzo Marino

La costruzione è iniziata nel 1558 per volontà di Tommaso Marino, un nobile di origini genovesi. Dopo la sua morte, la costruzione fu interrotta e ripresa solo alla fine del XVII secolo da un altro nobile milanese, Gian Giacomo Medici. Nel corso dei secoli, Palazzo Marino è stato sede di diverse istituzioni, tra cui la Provincia di Milano e la Prefettura. Nel 1861, con l’Unità d’Italia, è diventato la sede del Comune di Milano. La facciata del palazzo presenta statue rappresentanti i quattro continenti allora conosciuti: Europa, Asia, Africa e America. Da notare che l’America non era stata ancora scoperta all’epoca della costruzione del palazzo: la statua che la rappresenta è stata aggiunta in seguito. Palazzo Marino ha subito numerosi interventi di restauro e ampliamento, per questo presenta un mix di stili architettonici che vanno dal Rinascimento al Barocco e al Neoclassicismo. E’ infine uno dei pochi palazzi del centro della città a non avere attaccati a uno o più dei lati altri palazzi. 

# Palazzo Serbelloni, ispirazione dell’Operà di Parigi

Costruito nel XVIII secolo dalla famiglia Serbelloni lungo Corso Venezia, si distingue per la sua facciata monumentale, che presenta un grande arco al centro. Nel corso della sua storia, Palazzo Serbelloni ha ospitato numerose personalità illustri, tra cui Napoleone Bonaparte e il compositore Gioachino Rossini. Si racconta che la facciata dell’edificio abbia ispirato l’architetto francese Charles Garnier nella realizzazione dell’Opera di Parigi. Palazzo Serbelloni è stato utilizzato come location per “Il Gattopardo” di Luchino Visconti.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# Palazzo Belgiojoso, il tempio del Risorgimento 

Costruito nel XVIII secolo dalla famiglia Belgiojoso su progetto di Giuseppe Piermarini, il celebre architetto che ha progettato anche la Scala. Il palazzo è caratterizzato da una facciata neoclassica, con un portico a quattro colonne ioniche e una grande scalinata d’ingresso. Nel corso della sua storia, il Palazzo Belgiojoso ha ospitato tra gli altri Franz Liszt e Gabriele D’Annunzio. Palazzo Belgiojoso è sede del Museo del Risorgimento, che espone cimeli e documenti legati all’unità d’Italia, insieme a una vasta collezione di opere d’arte, tra cui ritratti, dipinti e sculture, che raccontano la storia dell’Italia unita. Durante la dominazione napoleonica, il palazzo fu sede dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Nella stessa piazza c’è anche la splendida Casa Manzoni. 

# Ca’ de Sass, la versione milanese di Palazzo Strozzi

Credits: mapio.net/

La Ca’ de Sass (“casa di sassi”) ha questo nome per il bugnato che ne orna le facciate. E’ in stile eclettico, con influenze neorinascimentali, in via Monte di Pietà, in pieno centro. Ha curato il progetto l’architetto Giuseppe Balzaretto che prese ispirazione dalle grandi banche della Firenze del Rinascimento, riprendendo in particolare la struttura di Palazzo Strozzi. 

# Castello Cova, bellezza medievale in stile Disney

palazzi di milano

Castello Cova, o Palazzo Viviani Cova, deve il suo nome a chi ne ha voluto la costruzione e fu realizzato dall’architetto Adolfo Coppedè, insieme al famoso fratello GinoIl castello sembra una bellezza medievale con la torre a merli guelfi, i rimandi architettonici a epoche passate e con un netto contrasto cromatico tra i mattoni rossi e gli inserti in pietra bianca. 

Pare quindi avere tutte le caratteristiche delle fortezze del Medioevo, ma il Castello Cova è stato costruito solo tra il 1910 e il 1915 e fu di grande ispirazione anche per gli architetti della Torre Velasca. I due fratelli Coppedè avevano dato vita, infatti, ad un vero e proprio stile architettonico che prende il loro nome ed è lo stesso stile della famosa torre milanese. Con un occhio un po’ attento si potrebbero trovare anche delle somiglianze tra i due edifici, soprattutto se si guarda alla base del castello.

# Palazzo dei Giureconsulti, il punto di riferimento per il commercio dei milanesi

Il Palazzo Giureconsulti è uno degli edifici più antichi ancora esistenti a Milano. In piazza dei Mercanti, è stato costruito tra il 1562 e il 1567. Deve il suo nome ai giuristi che vi si riunivano per discutere di questioni legali. Nel corso dei secoli, il palazzo ha ospitato diverse istituzioni, tra cui la Camera di Commercio di Milano e la Borsa Valori di Milano. Tra le caratteristiche architettoniche del Palazzo Giureconsulti, spicca la sua facciata in stile rinascimentale, decorata con lesene e colonne di ordine corinzio. Al suo interno, il palazzo presenta un cortile interno porticato e una grande sala riunioni, chiamata Sala delle Colonne, decorata con affreschi e stucchi. La sua campana (in seguito sostituita dall’attuale orologio) era detta “Zavataria”, in onore del podestà Zavatario della Strada che ne aveva fatto dono alla città, e annunciava il coprifuoco, il divampare di incendi, e l’esecuzione dei condannati. Una curiosità? La sua torre, alta 70 metri, è stata utilizzata come stazione meteorologica dal 1884 al 1976. 

# Palazzo della Ragione, uno dei più antichi di Milano

Dall’altro lato di Piazza Mercanti si trova un altro edificio storico, ancora più antico. Il Palazzo della Ragione è stato costruito tra il 1228 e il 1233, rappresenta un grande esempio di architettura medievale milanese e ha avuto nel corso dei secoli diverse funzioni, tra cui quella di tribunale. 

Il Palazzo della Ragione ha ospitato anche il mercato del bestiame, dove i commercianti di animali vendevano bovini, ovini e suini. Inoltre, nel periodo della dominazione spagnola, fu utilizzato come prigione per i detenuti politici. Oggi il Palazzo della Ragione è aperto al pubblico come museo e ospita mostre temporanee ed eventi culturali. 

# Palazzo Reale, il piccolo Louvre di Milano

milano deserta

Costruito nel XVIII secolo in piazza Duomo, fu la residenza ufficiale dei governatori austriaci durante il periodo di dominazione asburgica. Ha una elegante facciata barocca, con una grande scalinata d’ingresso e un cortile interno circondato da colonne. Al suo interno, il palazzo presenta sale lussuose, con decorazioni in stile neoclassico e arredi preziosi, tra cui la Sala degli Scarlioni, la Sala delle Udienze, la Sala del Trono e la Sala delle Cariatidi. Quest’ultima presenta un soffitto a capriate in legno e una serie di colonne a forma di cariatidi, cioè di donne stilizzate che sostengono il peso del soffitto. La Sala delle Cariatidi è stata utilizzata per molti scopi diversi nel corso dei secoli, è ancora utilizzata per eventi e concerti ed è considerata una delle sale più suggestive della città. Palazzo Reale è aperto al pubblico come museo e ospita mostre temporanee di arte e cultura. Tra le mostre più famose ospitate in passato vi sono quelle dedicate a Salvador Dalì, Pablo Picasso, Vincent van Gogh e Claude Monet. 

# Palazzo Clerici, la vetrina dello stile settecentesco dei nobili di Milano 

Palazzo Clerici

Palazzo Clerici rappresenta un esempio straordinario di architettura barocca e rococò, che testimonia l’eleganza e il gusto artistico dell’aristocrazia milanese del Settecento. Situato in via Clerici, nel centro storico, è stato costruito tra il 1733 e il 1740 su progetto dell’architetto Giuseppe Piermarini ed è stato la dimora di alcune delle famiglie più importanti della nobiltà milanese. Presenta una facciata barocca con un grande portale d’ingresso, un cortile interno con una scalinata monumentale e una serie di sale affrescate e decorate in stile rococò e neoclassico. Fra le sale più famose del palazzo si possono citare la Sala degli Specchi, la Sala delle Quattro Stagioni e la Sala della Musica.

Wolfgang Amadeus Mozart vi tenne un concerto nel 1770, a soli 14 anni. Oggi Palazzo Clerici è aperto al pubblico come spazio espositivo, ospitando mostre d’arte contemporanea e manifestazioni culturali. 

# Viaggiare nel tempo dentro a Palazzo Bagatti Valsecchi

Museo Bagatti Valsecchi – Via Gesù – Quadrilatero della Moda

Costruito in via Gesù tra il 1873 e il 1883 su progetto degli architetti Carlo e Enrico Bagatti Valsecchi, rappresenta un esempio straordinario di stile neorinascimentale. I due fratelli, appassionati d’arte e collezionisti, vollero creare un vero e proprio museo domestico all’interno del palazzo, esponendo le loro collezioni di mobili antichi, dipinti, sculture, ceramiche e oggetti d’arte applicata. Non solo: i due architetti progettarono l’edificio come una sorta di macchina del tempo, ricreando l’atmosfera e lo stile delle dimore nobiliari del Rinascimento. Presenta una facciata in mattoni rossi con decorazioni in pietra e marmo, mentre gli interni sono caratterizzati da sale affrescate, pavimenti in legno intarsiato, camini in marmo e stucchi dorati.

Fra le sale più famose del palazzo: la Sala da Pranzo, la Sala da Bagno, la Sala dell’Armeria e la Sala del Museo. Da notare che gli arredi e gli oggetti d’arte presenti al suo interno sono autentici e appartenuti alla collezione dei due fratelli. Il palazzo rappresenta una delle case-museo più celebri di Milano, dove è possibile immergersi nella storia dell’arte e dell’arredamento rinascimentale. 

Continua la lettura con: 5 ville storiche da visitare a Milano

ANDREA ZOPPOLATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 


Articolo precedenteQuando, a Milano, VISCONTI girava “ROCCO E I SUOI FRATELLI”
Articolo successivoLe SCALE MOBILI più LUNGHE di Milano
Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.