Il governo prepara la rivoluzione del welfare

Silenzio-assenso rafforzato: dal 2025 i nuovi lavoratori saranno iscritti automaticamente a un fondo pensione, salvo rinuncia esplicita

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ChatGPT - Fondi pensione
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Una nuova misura prevista nella legge di bilancio 2025 riguarda la destinazione del TFR dei nuovi lavoratori, che si applicherebbe in assenza di una scelta esplicita. Vediamo nel dettaglio cosa cambia.

# Nuove regole per il TFR dei neoassunti

ChatGPT – TFR

La legge di bilancio 2025 introduce il silenzio-assenso rafforzato per la previdenza complementare. I nuovi lavoratori che non comunicheranno entro sei mesi la volontà di mantenere il TFR in azienda saranno automaticamente iscritti a un fondo pensione, individuato in base al contratto collettivo applicato o, in assenza di questo, al fondo più rappresentativo nel settore. La misura non impone un obbligo formale di adesione, ma richiede un’azione esplicita per rinunciare: in caso contrario, il silenzio sarà considerato consenso. L’obiettivo è aumentare l’adesione alla previdenza integrativa, reintroducendo un meccanismo già applicato nel 2007, all’epoca in forma temporanea e limitata a un semestre. La nuova versione avrà invece carattere permanente e si applicherà a tutti i neoassunti dal 2025. I dettagli operativi saranno definiti con successivi decreti attuativi. Il provvedimento non coinvolge i lavoratori già in forza, limitandosi ai rapporti avviati dopo l’entrata in vigore della norma.

# Obiettivo: rafforzare la previdenza privata

ChatGPT – Fondi pensione

Il provvedimento mira a incentivare il risparmio previdenziale individuale, in previsione del possibile ridimensionamento delle pensioni pubbliche future. L’adesione automatica ai fondi pensione è pensata per superare l’inerzia decisionale, in particolare tra i lavoratori più giovani. Le somme versate nei fondi godono di una tassazione agevolata, più favorevole rispetto al TFR lasciato in azienda, e sono escluse da eventuali imposte patrimoniali. L’obiettivo dichiarato è avvicinare l’Italia agli standard di partecipazione alla previdenza integrativa osservati in altri Paesi europei. La misura ha ottenuto il sostegno di operatori finanziari, associazioni datoriali e gestori previdenziali. Le risorse saranno affidate a soggetti vigilati da Covip, l’autorità di controllo del settore. L’adesione aumenterà il volume dei fondi gestiti, con possibili effetti positivi sulla stabilità del mercato finanziario, mentre per il governo la misura rappresenta uno strumento per rafforzare la responsabilizzazione individuale. L’impatto sulla spesa pubblica diretta sarà nullo, ma restano da valutare gli effetti a lungo termine sul sistema pensionistico nazionale. 

# Criticità su consapevolezza e trasparenza. Vantaggi certi per i fondi pensione privati

ChatGPT – Firma

La norma sposta l’iniziativa della scelta sul lavoratore, che dovrà attivarsi per non aderire automaticamente. In assenza di un’adeguata informazione preventiva, molti potrebbero essere coinvolti senza una reale consapevolezza. Il rischio principale riguarda la mancanza di strumenti educativi e formativi collegati alla riforma. Il vantaggio per i gestori dei fondi pensione è evidente, mentre i benefici per il singolo lavoratore variano a seconda della situazione individuale. In alcuni casi il TFR lasciato in azienda può risultare più conveniente, soprattutto per chi prevede una carriera breve o discontinua. Le organizzazioni sindacali hanno sollevato dubbi sull’equità della misura e sulla necessità di una maggiore trasparenza. Alcuni emendamenti sono stati annunciati per rafforzare gli obblighi informativi. La misura resta oggetto di confronto nelle commissioni parlamentari, chiamate a esprimere un parere entro l’autunno, e l’effettiva entrata in vigore è attesa per il secondo semestre del 2025.

# Un cambio strutturale nel welfare italiano

L’introduzione del silenzio-assenso rafforzato segna un passaggio strutturale nella gestione del welfare italiano. Per la prima volta, la previdenza complementare assume carattere automatico in assenza di una scelta esplicita. Il principio dell’adesione volontaria viene sostituito da una logica di default, in cui il lavoratore che non agisce diventa parte attiva del sistema. Il modello riprende esperienze già applicate in altri Paesi europei e nei sistemi OCSE, dove l’adesione automatica ha incrementato la copertura previdenziale. Il cambiamento potrebbe incidere in modo significativo sulle dinamiche di risparmio privato, inserendosi in un processo più ampio di revisione del sistema di protezione sociale.

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FABIO MARCOMIN


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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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