Il «Capo Horn d’Europa»: il punto più a sud d’Italia che guarda l’Africa

Dove finisce l’Italia e l’Europa guarda l’Africa: il borgo estremo dei pescatori

1
mollerrikkelouise IG - Isola delle correnti
I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Qui si trova un piccolo borgo di pescatori. Tante le curiosità e le chicche da scoprire per chi ha voglia di avventurarsi fin qui, il Capo Horn dell’Europa.

# Le spiagge

cocinandoporelmundo_yoli IG – Spiaggia Portopalo

Sono tante, tutte di sabbia fine, immense e suggestive come ad esempio la spiaggia delle formiche. Lungo la costa, una sottile striscia di mare separa le spiagge dall’isola di Capo Passero. Sono circa 300 metri, percorribili anche a nuoto e che permettono di raggiungere questo isolotto che sembra un angolo di paradiso fatto di sole, sabbia bianca a 70 km sotto il parallelo di Tunisi.

# La chiesa di San Gaetano nel centro storico 

beweb.chiesacattolica.it – Chiesa di Portopalo

Nel centro storico del borgo, si erge una bellissima chiesa. Un edificio molto caratteristico perché sulla sua sommità, sul campanile, spicca una statua in ferro a forma di pesce spada, a testimonianza della enorme importanza che la pesca ha in questi luoghi. Qui, ancora oggi, si può gustare il pesce più fresco di tutta la Sicilia nei tanti ristoranti che popolano le viuzze del paese.

# La tonnara più antica d’Europa e il Forte

turytrip IG – Portopalo di Capo Passero

La tonnara più antica d’Europa si trova proprio qui. Un antico stabilimento ormai in disuso ma visitabile, denominata tonnara di ritorno perché qui i tonni tornavano, appunto, dopo aver deposto le uova. Da qui si ammira un paesaggio incredibile, fatto di spiagge, natura incontaminata e mare cristallino. E poi il Forte, situato nella parte più alta dell’isola di Capo Passero, costruito alla fine del 1500 e nato per esigenze di difesa e militari. Da qui si gode di una vista pazzesca su tutta l’isola, un panorama mozzafiato e assai suggestivo

# Isola delle correnti 

mollerrikkelouise IG – Isola delle correnti

Si chiama così perché rappresenta l’incontro tra due mari, il Mediterraneo e lo Ionio.

Naviga su Milano Città Stato senza pubblicità
Mare limpidissimo, spiagge immense con sabbia fine, tramonti indimenticabili sono i punti più salienti di queste zone raggiungibili agevolmente quando c’è bassa marea.
Una location suggestiva, teatro di un passo dell’Odissea: qui approdò infatti Ulisse che, di ritorno da Troia, sbarcato su questo isolotto costruì un monumento sepolcrale in onore della regina di Troia.

# Grotta Corruggi

lasiciliainrete.it – Grotta Corruggi

Assieme alla grotta Calafarina, questa grotta risale addirittura al periodo mesolitico, per cui rappresenta un sito archeologico di valore inestimabile non solo per gli studiosi e gli addetti ai lavori, ma per tutti i visitatori che si spingono fin qui. Uno scrigno di storia da preservare e tutelare, immerso nella natura e ricco di panorami indimenticabili. E poi tanto mare. Anzi…due.

Continua la lettura con: Bandiera Blu 2025: le tre spiagge lombarde che sfidano il mare

ALESSANDRA GURRIERI

Articolo precedenteUna sera a settimana i concerti al tramonto sul tetto del Duomo: video, orari e biglietti
Articolo successivoLe sette parole che definiscono meglio i milanesi
Alessandra Gurrieri
Siciliana di nascita, milanese di adozione Laureata in giurisprudenza mi piace molto scrivere e leggere Curiosa e affascinata da sempre della città di Milano, la scopro ogni giorno sempre nuova coinvolgendo, nelle mie esperienze, tutte le persone a me care

1 COMMENTO

  1. Se si parla delle sue coste, l’isolotto non ha nemmeno un metro di sabbia bianca; tutta rocciosa. La sabbia è solo sulla Spiaggia delle Correnti, sia sul lato del Canale di Sicilia (Ovest) che in parte sul lato ionico (Est).

    Per andare sull’isolotto, SOLO con mare molto calmo si può anche andare camminando seguendo il tracciato del passaggio pedonale, ormai demolito dai marosi; purché si indossino i calzari di gomma. Altrimenti a nuoto ma debita distanza da questo antico passaggio per non rischiare di farsi male con le rocce a pelo d’acqua.

    L’informazione deve essere completa, precisa e proveniente da una fonte attendibile. A ben leggere il servizio, pare che in quel posto non ci sia mai stato. Ma questo costa solo la figura non proprio bella verso chi, come me, in quel posto ci è stato. Poco male. Peggio è far correre rischi alla gente invitandola a nuotare in un posto che invece può essere pericoloso in certe condizioni del mare.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome