Le 7 «Meraviglie di Sabbia»: le spiagge più straordinarie d’Italia

Tante sono le spiagge belle in Italia. Ma queste sono delle meraviglie uniche al mondo

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Ogni settimana esce una classifica sulle spiagge più belle. D’Italia, d’Europa o del mondo. Ma anche se i gusti mutano nel tempo, ci sono spiagge riconosciute come delle autentiche meraviglie. Tra le tante queste sono le spiagge considerate delle meraviglie naturali, accomunati da una caratteristica: sono uniche al mondo.

#1 Spiaggia Rosa: Isola di Budelli, Sardegna

Nell’arcipelago della Maddalena, già di per sé un paradiso in terra, sull’isola di Budelli si trova sabbia rosa come cipria, nata dalla frantumazione di coralli e conchiglie microscopiche depositate dalle correnti. È talmente rara che oggi l’accesso diretto è vietato: si può ammirare soltanto dal mare, quasi fosse un gioiello custodito in teca. La si può rivedere anche nel celebre Deserto Rosso (1964) di Michelangelo Antonioni.

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#2 Scala dei Turchi: Realmonte, Sicilia

Non è soltanto spiaggia: è una cattedrale naturale di marna bianchissima che si tuffa nel mare. I gradoni scolpiti dal vento e dal tempo sembrano scale verso l’infinito. La sabbia dorata alla base completa uno scenario surreale. La si trova lungo la costa di Realmonte, a circa 15 km da Agrigento: si parcheggia nei pressi della località Punta Grande e, dopo una breve camminata, si raggiunge la scogliera. Perché questo nome? Deriva dalle incursioni dei pirati saraceni, che gli abitanti chiamavano genericamente “turchi”.

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#3 Cala Luna: Golfo di Orosei, Sardegna

Una mezzaluna di sabbia chiara che si apre tra alte falesie calcaree lungo la costa orientale sarda. Le grotte che punteggiano la spiaggia offrono ombra e mistero, trasformandola in un anfiteatro naturale che sembra uscito da un film d’avventura. Non per niente è stata set cinematografico del film Travolti da un insolito destino di Lina Wertmüller (1974). Si può raggiungere in barca da Cala Gonone o Santa Maria Navarrese, oppure a piedi con un trekking di circa due ore attraverso sentieri che partono da Cala Fuili. 

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#4 Baia delle Zagare: Gargano, Puglia

In Puglia non c’è solo il Salento. Anzi. Sul promontorio del Gargano, tra Mattinata e Vieste, nel Parco Nazionale del Gargano, si trova una delle spiagge più iconiche d’Italia: sabbia chiara, acqua cristallina e due faraglioni che emergono come sentinelle dal mare. L’accesso non è semplice, ma proprio questa difficoltà ne preserva l’esclusività e il fascino. Deve il nome alle zagare, i fiori d’arancio che qui crescono spontanei.

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#5 Is Arutas: Penisola del Sinis, Sardegna

Qui la sabbia non è sabbia. È quarzo: milioni di granelli perfetti, simili a chicchi di riso dalle sfumature rosa, bianche e verdi. Camminarci sopra è un’esperienza sensoriale irripetibile. Ma guai a prenderne qualcuno: un tempo questi granelli venivano sottratti come souvenir, tanto che oggi la loro asportazione è severamente vietata e punita con multe salate. La spiaggia si raggiunge facilmente sulla costa sarda occidentale, nella penisola del Sinis, vicino a Cabras, in provincia di Oristano. 

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#6 Spiaggia dei Conigli: Lampedusa, Sicilia

Quasi scontata la sua presenza. In ogni classifica compare sempre tra le spiagge più belle del mondo. Da Tripadvisor è stata eletta la più bella in assoluto. Un paradiso incontaminato nella parte sud-occidentale dell’isola. Sabbia bianca, acqua trasparente e un primato unico: è l’unico luogo del Mediterraneo dove le tartarughe Caretta caretta continuano a nidificare.

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#7 Cala Goloritzé: Baunei, Sardegna

Una gemma protetta, raggiungibile solo a piedi (con un trekking di circa 90 minuti che parte dall’altopiano del Golgo) o in barca, nel Golfo di Orosei, a sud di Cala Luna, nel comune di Baunei. Minuscola, intatta, con sabbia bianca mista a ciottoli, dominata da un arco naturale e dalla celebre “Aguglia”, un monolite calcareo di 143 metri. Nominata Monumento Naturale Nazionale nel 1995, l’accesso via terra è contingentato con un numero chiuso giornaliero per preservarne l’integrità.

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ANDREA ZOPPOLATO


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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.

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