La sfida del caffé. Qualcosa su cui in Italia non si scherza. Molte le città che si autoproclamano regine del caffé. Ma chi è la vera numero uno? Questa la vincente secondo Cronomappe, un profilo instagram specializzato in classifiche realizzate combinando recensioni e ranking. Vediamo la top 5 del caffé italiano.
#5 Bari
Una sorpresa. Chi se l’aspettava di trovarla nella top 5? Il caffè di Bari è considerato tra i migliori d’Italia per la tostatura scura e intensa, che regala un gusto deciso e persistente, tipico del Sud. Nei bar baresi il caffè viene servito corto, caldo e cremosissimo, spesso accompagnato da gesti di ospitalità calorosa. Inoltre, la presenza di torrefazioni storiche e la cultura del “caffè al volo” ne fanno un rituale quotidiano irrinunciabile. Il locale più iconico dove apprezzarlo? Il Gran Caffè Saicaf, situato in Corso Cavour 121, a due passi dal Teatro Petruzzelli.

#4 Palermo
Qui il caffè non è solo una bevanda, ma esperienza: espresso intenso spesso accompagnato da pasticceria tipica e la tradizione del “caffè sospeso”. Tipico anche il caffé con granita. Il locale dove gustarlo? L’Antico Caffè Spinnato, in via Principe di Belmonte 107, nel centralissimo quartiere Politeama. Fondato nel 1860 e gestito dalla famiglia Spinnato, è una vera istituzione del caffè cittadino: torrefazione, pasticceria, ha ricevuto il riconoscimento “Bar dell’Anno” dalla guida del Gambero Rosso.

#3 Trieste
Molti storceranno il naso. Appena terza quella che viene spesso definita la “città del caffè”, dove ogni tazzina ha un suo nome. Un crocevia internazionale: sede di Illy e di istituzioni come il Caffè San Marco e il Tommaseo, con interni in stile viennese e una cultura del caffè profondamente radicata.

#2 Napoli
Ancora più proteste solleverà il secondo posto. Per i partenopei non c’è storia. Il caffé più buono del mondo è il loro. E, invece, in questa classifica delle classifiche deve accontentarsi della piazza d’onore. E dire che vanta il consumo pro capite più alto d’Italia, e tra i più alti del mondo, con l’inconfondibile tostatura scura e intensa, e le macchine a leva che esaltano cremosità e aroma. Il locale di culto per il caffé napoletano? Gambrinus, in via Chiaia 1, affacciato su Piazza del Plebiscito e nel cuore della città storica. Fondato nel 1860, il Gambrinus è un vero salotto in stile Belle Époque: elegante, ricco di affreschi e opere d’arte, frequentato da intellettuali come D’Annunzio, Croce, Sartre e Hemingway. Ha anche dato origine al caffé sospeso.

#1 Roma
A vincere è… la capitale! Forse rappresenta la combinazione più equilibrata tra tradizione, qualità delle miscele e tecnica di estrazione. A Roma l’espresso viene servito corto e molto cremoso, con una consistenza quasi vellutata: il risultato di una tostatura medio-scura, estrazione rapida e pressione perfetta. Dove prendere il caffé nella capitale della torrefazione? Al Caffè Sant’Eustachio, situato nell’omonima piazza nel cuore della città, a due passi da Pantheon e Piazza Navona. Fondato nel 1938 su un elegante palazzo del Cinquecento, è celebre per la sua torrefazione a legna, la miscela 100% arabica dal basso tasso di acidità e la cremosità intensa dell’espresso, frutto di una ricetta segreta tramandata da generazioni.

# Nota di merito: Bolzano
Anche se meno celebre, la città dell’Alto Adige si caratterizza per il caffé più “europeo”. Meno intenso. Ma molto particolare. Simile a quello che si trova in Austria. Forse il locale più celebre dove gustarsi un caffè d’eccellenza è la Acherer Patisserie, situata nel centro storico: è costantemente al primo posto nelle classifiche dei migliori caffè dell’Alto Adige, grazie alla sua raffinata pasticceria e alla selezione di miscele pregiate.
Fonte: CronomappeIG
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ANDREA ZOPPOLATO