VIA LARGA: dove un tempo c’era una LAGUNA, ora c’è un errore di TRADUZIONE

La strana storia della via Larga. Un tempo era un lago, poi romani e spagnoli le hanno dato nuova vita

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credits: @mfphotography.cloud (Instg)

Se ti è capitato di passare in Via Larga ti sarai chiesto almeno una volta “perché si chiama così?” No, la risposta non c’entra con la sua larghezza ma con una questione buffa di traduzione. Andiamo a scoprirlo.

VIA LARGA: dove un tempo c’era una LAGUNA, ora c’è un errore di TRADUZIONE

# In origine questa via era una specie di laguna, poi i romani realizzarono le mura difensive della città

credits: blog.urbanlife.org

In origine la via Larga era il punto in cui il Seveso formava una specie di laguna. Poi i romani costruirono le mura difensive e ai suoi piedi una banchina per far approdare le barche (dagli scavi in epoche successive è stata rinvenuta la banchina). Successivamente vennero edificate altre mura, abitazioni e canali per ingrandire la città. L’acqua piano piano è diventata sempre meno importante per questa via fino a scomparire del tutto.

# La via Larga prende questo nome durante la dominazione spagnola nel ‘500: ma il significato non è quello che sembra

A partire dal 1535 gli spagnoli iniziarono un periodo di dominazione su Milano che durò circa 170 anni. Durante questi anni la città subì grandi modifiche ed è proprio in questo momento che via Larga acquisì il suo nome attuale, non perché fosse effettivamente una strada dalle larghe dimensioni ma perché all’epoca era una delle vie più lunghe. Allora perché questo nome? Il fatto è che “largo” in spagnolo significa “lungo”, confuso? Gli spagnoli avevano dato il nome Larga a questa via per sottolineare che fosse la più lunga della città. E largo in spagnolo? Ovviamente si dice “amplio”.

E tu sapevi perché via Larga si chiama così? Faccelo sapere nei commenti qui sotto o sotto il post di Facebook.

Fonte: urbanlife

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ANDRA STEFANIA GATU

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Andra Stefania Gatu
Studentessa di scienze Psicosociali della Comunicazione, la mente umana e le parole sono le mie più grandi passioni. Sempre mossa dalla curiosità di scoprire il mondo e la natura. Il mio obiettivo è diffondere la cultura e il sentimento di empatia. Il mio motto? Non si smette mai di imparare.

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