Cosa pensa un 30enne NON MILANESE quando arriva a Milano

In questo periodo ho conosciuto un numero infinito di milanesi adottati, che come me quando è arrivata per la prima volta a Milano ha pensato queste cose.

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Nel trentesimo anno della mia vita sono arrivato a Milano.

Prima appartenevo alla città di Pordenone, poco più a nord del capoluogo lombardo e molto più a est. Una delle province del Friuli Venezia Giulia, tanto per essere precisi.

Pordenone è piccola, poco più di 50.000 abitanti, così, quando da Pordenone sono arrivato a Milano lo scarto è stato notevole.

Ormai vivo a Milano da oltre due anni. In questo periodo ho conosciuto un numero infinito di milanesi adottati, gente come me, che come me quando è arrivata per la prima volta a Milano ha pensato queste cose.

20 COSE CHE UN 30ENNE NON MILANESE PENSA QUANDO VA A VIVERE A MILANO

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#1 Se invece del pavé ci fossero i quadratini di porfido non dovrei cambiare le sospensioni alla macchina ogni 6 mesi.

#2 Non credo che le ragazze di Milano siano le più belle d’Italia. Ma sono senz’altro tra le migliori a fare auto promozione.

#3 Social media manager, business planner o startupper. Quando chiedi a qualcuno che lavoro fa, spesso ti risponde in inglese.

#4 A Milano i supermercati non sono equivalenti tra loro, hanno un’identità.

Credits: www.reportpistoia.com

#5 Ci sono persone che se la tirano lamentandosi perché lavorano troppo.

#6 Puoi subire il fascino dei navigli solo se sei stato a Venezia di rado. C’è da dire però, in difesa di Milano, che anche lei va sott’acqua.

#7 A Milano il mare c’è. Sono le onde di gente che si muovono per la città, danzando al ritmo degli eventi milanesi.

Credits: milanotoday.it – Fuorisalone

#8 Ovunque è pieno di cani bellissimi.

#9 Non mi capacito di come si può considerare dignitoso avere qualcuno sulla porta del locale che ti prega di entrare a bere l’aperitivo.

#10 Per incontrare un amico devi prendere appuntamento una settimana prima.

#11 Le case di ringhiera sono affascinanti. Sembrano quei motel americani nei quali si consumano tradimenti e omicidi, ma al posto dell’autostrada c’è la pace di un cortile interno. Bellissima scoperta.

credits: pinterest

#12 Milano soddisfa egregiamente qualsiasi tipo di perversione culinaria.

#13 A Milano la nebbia è una patina sottile che ricopre la città nei mesi più freddi. Nelle strade di campagna dalle mie parti è una crema di latte in cui fai il bagno.

#14 A Milano le app da scaricare te le suggerisce il Comune.

#15 Se gli affitti sono più alti non dovrebbero esserlo anche gli stipendi?

#16 Ci sono grandi città dove le persone si isolano e non si interessano più a ciò che hanno intorno. A Parigi avevo l’impressione che sarei potuto morire per strada e la gente avrebbe continuato a camminare schivando il mio corpo. A Milano no, è come se tutti desiderassero il controllo di ciò che li circonda.

#17 Dove sono le aree verdi? E le piste ciclabili? E poi tutte la grandi città sorgono su un fiume. Perché a Milano l’avete coperto?

CREDIT: MILANOWEEKEND.IT

#18 Ai non milanesi non è immediatamente chiaro quali siano le zone o quartieri di Milano dove è più bello vivere.

#19 Per un provinciale Milano è una seconda casa, perché ricorda il provincialismo in quasi tutto. Ma è un provincialismo diverso, è un provincialismo da paginone centrale di rivista.

#20 Da non milanese, devo dire che Milano mi ha accolto molto bene.

Continua la lettura con: le 5 fasi che attraversa chi si trasferisce a Milano

FRANCESCO BOZ

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Francesco Boz
Ho cominciato come psicologo poi ho visto che la gente ti presta più attenzione se scrivi su internet, allora ho aperto qualche blog. Faccio anche l’autore televisivo perché va di moda.