Grazie Milano! Il 20 giugno è una data che non scorderò facilmente perché quel giorno mi ha permesso di rivivere i miei 16 anni all’ippodromo di San Siro durante il concerto dei Duran Duran.
# Caldo, svenimenti ma tanta grinta

Un biglietto regalato da mio marito mi permette di vivere questa esperienza unica, di ritornare l’adolescente che a 16 anni faceva follie per la propria band del cuore. Nonostante il caldo sfiancante, la fila, la ressa, la coda. No, non devo crollare, dopo tutto ho di nuovo 16 anni.
# Pre concerto

Il concerto inizia alle 21, io sono qui dalle 15, lo so che sono già stanca, ma la gioia è troppa, e so anche che posso farcela. Assisto all’intrattenimento di Radio 101, al lancio di magliette che mi permette di afferrarne una. Sì, è decisamente la mia serata. E poi I Les Votives, una band rock giovanissima. Ma mi piacciono. Mi piace il loro sound, la grinta del front man, la sua voce e i riccioli del batterista.
# Il concerto

Sono a 10 metri dal palco e quando Duran Duran arrivano non mi sembra vero. Nonostante siano trascorsi 40 anni, non vedo le rughe, non vedo età. Nessuno ne ha. È troppa la gioia, l’entusiasmo, la follia collettiva che ci abbraccia tutti, le canzoni che canto tutte finché non ho più voce, ma che importa, in fondo siamo tutti un po’ wild boys se restiamo Qui, in piedi, nonostante il caldo sfibrante. E quindi canto Rio, Save a prayer, Ordinary world.
Continua la lettura con:18 maggio. Il primo concerto Rock italiano. Viene organizzato a Milano
ALESSANDRA GURRIERI