In treno da Milano all’Africa: un viaggio da film

Proviamo a metterci in viaggio in questo percorso epico

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Chi ha superato gli anta pensa subito al film di Salvatores, quando un gruppo di amici fa una zingarata per andare a rintracciare un amico in difficoltà nel deserto. In realtà “Marrakesh Express” prende spunto da una canzone dei Crosby, Stills & Nash, ispirata da un viaggio in treno da Casablanca a Marrakech compiuto da Graham Nash nel 1966. Qualunque sia il riferimento si tratta di un viaggio epico che si può realizzare da Milano anche oggi. Anche se mettendo assieme più treni. Ma la suggestione è data proprio dai cambi e dalle soste sul percorso. Proviamo a metterci in viaggio in questo percorso epico. 

# Prima tappa: Milano – Barcellona

La durata media del viaggio è di 19 ore e 27 minuti, mentre il treno più veloce impiega circa 12 ore e 23 minuti (sempre con 1 cambio obbligatorio). Ci si può fermare a Barcellona, immaginandosi con Javier Bardem, Penélope Cruz e Scarlett Johansson, oppure anche spezzare la tappa scendendo a Marsiglia, giusto per iniziare a respirare un’epica cinematografica. 

# Seconda tappa: Barcellona – Madrid

Credit: @visita_madrid

Qui il viaggio prende una velocità ben diversa. Circa 33 treni al giorno collegano Barcellona (Sants) a Madrid (Puerta de Atocha), con partenze ogni ora circa e viaggi diretti senza cambi. La durata media con treni che toccano i 310 chilometri all’ora è di circa 2 h 57 min, con i più veloci che impiegano 2 h 37 min. I prezzi vanno da 90 a 140 euro. A questo punto Madrid val bene una sosta, per ritrovare atmosfere da film di Almodovar. 

# Terza tappa: Madrid – Malaga

Credits: pixabay.com

Dalla capitale si arriva in Andalusia in circa due ore e mezza. Ci sono fino a 19 treni al giorno tra Madrid Puerta de Atocha e Málaga María Zambrano. Con il biglietto AVE (o altro treno lungo-distancia), puoi usare gratuitamente i treni Cercanías per spostarti in città (entro 4 ore), grazie al sistema “Combinado Cercanías”. Una curiosità? Málaga vanta una lunga tradizione cinematografica: il primo film significativo fu “De Málaga a Vélez Málaga” (1909) .

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# Quarta tappa: Malaga – Algeciras

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A questo punto si entra nella fase più epica del viaggio. I treni rallentano, le soste aumentano. Tutto si fa più scomodo. Ci sono appena 3 treni al giorno che collegano la stazione Málaga María Zambrano ad Algeciras, con un cambio necessario lungo il tragitto, per un viaggio che sfiora le 4 ore. Così, piano piano, si arriva a vedere all’orizzonte le coste d’Africa. Qui in attesa di un improbabile ponte sullo stretto (di Gibilterra), si deve cambiare mezzo: dal treno al traghetto. 

# Quinta tappa: Algeciras – Tangeri

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Il passaggio con il traghetto dura da un’ora e mezza alle due ore con una nave che parte da Algeciras ogni ora. Quattro compagnie servono la tratta. Il costo parte dai 30 euro a persona. Nota: il porto di Tanger Med si trova a circa 40 km dalla città di Tangeri. Sono disponibili bus navetta o taxi, per altri 45–60 minuti di viaggio. Ma che c’importa? Ormai siamo in Africa e tutto ha un altro sapore. Ma il viaggio non è ancora finito. C’è da risalire sul treno. 

# Sesta tappa: Tangeri – Casablanca

Dal film Casablanca

E qui arriva una bella sorpresa. Da Tangeri a Casablanca si può andare con treni ad alta velocità, che sfiorano i 320 km/h, capaci di coprire il tragitto in circa 2 ore e 10 minuti con partenze ogni ora. Eccoci quindi in un’altra grande città del cinema, sulle orme di Bogart e Ingrid Bergman, si può prendere qualcosa al Rick’s Café e passeggiare lungo Boulevard Mohammed V e Avenue Hassan II.

# Settima tappa: Casablanca – Marrakesh

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Per arrivare al traguardo si sale su un Treno Intercités o Al Atlas. E si arriva a Marrakesh entro le tre ore di viaggio. A questo punto si può fermarsi nella spettacolare città marocchina oppure continuare il viaggio per rintracciare qualche amico scomparso tra le dune del deserto. 

Continua la lettura con: Treno diretto da Milano all’estero: tutte le destinazioni

ANDREA ZOPPOLATO


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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.

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