Orrore a Milano: i cinque luoghi più terrificanti della città

Cinque luoghi che sarebbero perfetti per un film di Dario Argento

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Ph. @daniela_shama IG
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Cinque luoghi che sarebbero perfetti per un film di Dario Argento. 

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Orrore a Milano: i cinque luoghi più terrificanti della città

#1 San Bernardino alle Ossa

La chiesa più inquietante di Milano. Forse del mondo. San Bernardino alle Ossa in Piazza Santo Stefano. Migliaia di teschi e di pezzi di scheletri. L’origine deriva dall’ordine religioso dei Disciplini: raccolsero le ossa dei defunti provenienti dall’ospedale, dei morti in prigione o per decapitazione e dei loro confratelli, per decorare le pareti dell’ossario

#2 La colonna del diavolo di Sant’Ambrogio

Credits: @monicapapagna IG

Satana ha lasciato le sue tracce perfino nella Basilica di Sant’Ambrogio. Alla sua sinistra si trova la colonna del diavolo. Risale al periodo romano e sembra fosse parte di un edificio imperiale eretto da Massimiano alla fine del III secolo d.C., quando Milano era capitale dell’Impero, 

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Sulla superficie della colonna ci sono due fori: da secoli si narra che si siano formati a seguito dello scontro tra Sant’Antonio e il diavolo, durante il quale le corna di Satana si sarebbero conficcarono nel pilastro. Dopo la sconfitta il diavolo scomparve attraverso la colonna trasformandola così nel simbolo della porta dell’Inferno. 

#3 Bagnera, la strada del serial killer

Stretta Bagnera

E’ la strada percorribile in auto più stretta di Milano. Forse perfino d’Italia. Molte sono le vetture che ci hanno lasciato la fiancata. Ma non è questo il motivo del suo inserimento in questo articolo. Vicolo Bagnera è il luogo dove ha spadroneggiato il più terribile serial killer della storia di Milano: Antonio Boggia. Quando in una cantina di questo vicolo furono rinvenuti i quattro corpi delle sue vittime, Boggia fu condannato a morte: fu l’ultimo giustiziato in tempo di pace a Milano. Era il 1862. 

Leggi anche: La STRETTA BAGNERA: la via più stretta di Milano nasconde un tragico passato

#4 I roghi di Vetra

Credits: puntadellest1.wordpress.com

C’era un tempo in cui a Milano si bruciavano le streghe, in particolare tra il 1595 e il 1631, durante l’episcopato di Federico Borromeo. Teatro dei roghi fu Piazza Vetra, a pochi passi dalle colonne di San Lorenzo. Anni dopo, nella piazza fu eretta una croce, poi sostituita dalla statua di San Lazzaro, il santo patrono di chi soffre.

Leggi anche: Quando a Milano si bruciavano le streghe

#5 La Casa del Diavolo

Credits: www.milanopocket.it

A Milano il Diavolo è di casa. Letteralmente. Il suo indirizzo è Corso di Porta Romana 3. Prese dimora qui nel 1630: mentre a Milano imperversava la peste bubbonica descritta da Manzoni nei Promessi Sposi. In un lussuoso palazzo abitava il Marchese Ludovico Acerbi che organizzava a casa sua feste sfrenate, mentre fuori dalla sua elegante residenza si accumulavano i cadaveri degli appestati. Il suo comportamento e il fatto che chi partecipava alle sue feste risultasse immune al morbo, i cittadini definirono il Marchese come Belzebù in persona. 

Continua la lettura con: Perché il simbolo di Milano è così mostruoso?

ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.

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