Cinque luoghi che sarebbero perfetti per un film di Dario Argento.
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Orrore a Milano: i cinque luoghi più terrificanti della città
#1 San Bernardino alle Ossa
La chiesa più inquietante di Milano. Forse del mondo. San Bernardino alle Ossa in Piazza Santo Stefano. Migliaia di teschi e di pezzi di scheletri. L’origine deriva dall’ordine religioso dei Disciplini: raccolsero le ossa dei defunti provenienti dall’ospedale, dei morti in prigione o per decapitazione e dei loro confratelli, per decorare le pareti dell’ossario.
#2 La colonna del diavolo di Sant’Ambrogio

Satana ha lasciato le sue tracce perfino nella Basilica di Sant’Ambrogio. Alla sua sinistra si trova la colonna del diavolo. Risale al periodo romano e sembra fosse parte di un edificio imperiale eretto da Massimiano alla fine del III secolo d.C., quando Milano era capitale dell’Impero,
Sulla superficie della colonna ci sono due fori: da secoli si narra che si siano formati a seguito dello scontro tra Sant’Antonio e il diavolo, durante il quale le corna di Satana si sarebbero conficcarono nel pilastro. Dopo la sconfitta il diavolo scomparve attraverso la colonna trasformandola così nel simbolo della porta dell’Inferno.
#3 Bagnera, la strada del serial killer

E’ la strada percorribile in auto più stretta di Milano. Forse perfino d’Italia. Molte sono le vetture che ci hanno lasciato la fiancata. Ma non è questo il motivo del suo inserimento in questo articolo. Vicolo Bagnera è il luogo dove ha spadroneggiato il più terribile serial killer della storia di Milano: Antonio Boggia. Quando in una cantina di questo vicolo furono rinvenuti i quattro corpi delle sue vittime, Boggia fu condannato a morte: fu l’ultimo giustiziato in tempo di pace a Milano. Era il 1862.
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#4 I roghi di Vetra

C’era un tempo in cui a Milano si bruciavano le streghe, in particolare tra il 1595 e il 1631, durante l’episcopato di Federico Borromeo. Teatro dei roghi fu Piazza Vetra, a pochi passi dalle colonne di San Lorenzo. Anni dopo, nella piazza fu eretta una croce, poi sostituita dalla statua di San Lazzaro, il santo patrono di chi soffre.
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#5 La Casa del Diavolo

A Milano il Diavolo è di casa. Letteralmente. Il suo indirizzo è Corso di Porta Romana 3. Prese dimora qui nel 1630: mentre a Milano imperversava la peste bubbonica descritta da Manzoni nei Promessi Sposi. In un lussuoso palazzo abitava il Marchese Ludovico Acerbi che organizzava a casa sua feste sfrenate, mentre fuori dalla sua elegante residenza si accumulavano i cadaveri degli appestati. Il suo comportamento e il fatto che chi partecipava alle sue feste risultasse immune al morbo, i cittadini definirono il Marchese come Belzebù in persona.
Continua la lettura con: Perché il simbolo di Milano è così mostruoso?
ANDREA ZOPPOLATO
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