Nella Milano che vola verso l’alto, si può venire assaliti da questa domanda: prima dei grattacieli, qual era l’edificio residenziale più alto? Tutti sanno che vigeva il limite non scritto che non si potesse superare l’altezza della Madonnina. Ma quale palazzo ancora esistente gli è andato più vicino?

# Palazzo Meroni, il gigante di 40 metri
Prima che la skyline milanese fosse dominata da vetro e acciaio, c’era un tempo in cui un edificio di 40 metri sembrava un gigante. Stiamo parlando di Palazzo Meroni, l’edificio residenziale più alto di Milano fino all’era dei grattacieli, capace di imporsi nel panorama urbano grazie alla sua cupola teatrale e alle decorazioni raffinate.
# Firmato da due architetti in successione
Palazzo Meroni si trova a due passi dal Duomo: tra Corso Italia e Piazza Missori. Fu realizzato in due fasi tra il 1914 e il 1926. Porta una doppia firma: di Carlo Tenca (primo lotto) e Cesare Penati (secondo lotto). L’altezza complessiva, cupola compresa, raggiunge circa 40 metri, distribuiti su sei piani più la struttura emisferica.

# Le tre caratteristiche uniche a Milano
Il palazzo è un esempio magistrale di eclettismo, capace di fondere elementi Liberty e barocchi in un’unica composizione armoniosa. Gli elementi più suggestivi sono questi tre:
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Una facciata sontuosa in pietra e intonaco, arricchita da lesene, cornici scolpite e balconi in ferro battuto.
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L’imponente cupola centrale, visibile da diversi punti della città, vero segno distintivo dell’edificio.
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L’ambivalenza: fronte su Corso Italia più sobrio, fronte su Piazza Missori scenografico e teatrale.
# Costruito al posto del “Grattanuvole”
Quando fu costruito, Milano stava vivendo il passaggio dall’Ottocento alla modernità industriale. La città cresceva in altezza, ma senza ancora conoscere il concetto di “grattacielo”. Palazzo Meroni, con il suo sviluppo verticale, rappresentava un assaggio del futuro. Oggi ospita uffici e attività commerciali, ma in origine combinava funzioni residenziali e direzionali.
Una curiosità? L’edificio sorge sul terreno dove avrebbe dovuto trovarsi il Grattanuvole, un ambizioso progetto mai realizzato.
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ANDREA ZOPPOLATO