L’edificio liberty di Milano che si scalda con la pupù

Si stima un risparmio medio del 40% sul consumo di gas, con punte fino al 50% nei mesi più freddi

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Agenzia del Demanio - Palazzo Corso Monforte
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Il primo in Italia a essere riscaldato e raffrescato usando l’energia delle acque reflue. Una rivoluzione silenziosa che punta a ridurre gas, emissioni di CO2 e bollette partendo da un sistema che tutti usiamo ogni giorno: il bagno.

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L’edificio liberty di Milano che si scalda con la pupù

# Il primo edificio italiano climatizzato con l’acqua di fogna 

Agenzia del Demanio – Palazzo Corso Monforte

Nel cuore elegante di Milano, in Corso Monforte, si trova un edificio in stile liberty firmato Alfredo Campanini. Non è solo un’opera monumentale che celebra il grande passato di Milano: sta anche per diventare un laboratorio nazionale per il riscaldamento del futuro. La sua particolarità? Sarà il primo immobile pubblico in Italia a utilizzare la rete fognaria per climatizzarsi, quindi sia per riscaldare che per rinfrescare. Il progetto coinvolge MM Spa e l’Agenzia del Demanio, che ha qui la sua sede regionale. Il principio è semplice: nelle fogne finisce ogni giorno una quantità enorme di calore residuo che proviene da docce, lavatrici, lavastoviglie e scarichi domestici. In alcuni tratti, anche in pieno inverno, l’acqua non scende mai sotto i 18 gradi, mantenendosi tra i 14 e i 24 gradi. Perché non recuperarla?

# Come funziona il sistema

Fognatura MM

Il sistema prevede l’installazione di uno scambiatore termico nella rete fognaria che raccoglie acque reflue calde, con un condotto capace di 30 litri d’acqua al secondo e temperature superiori a 18 gradi. Il calore verrà trasferito a un circuito d’acqua dolce tramite una pompa di calore, alimentando il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo del palazzo. Il tutto affiancato da una caldaia a gas per eventuali integrazioni. Secondo i tecnici, si tratta di una tecnologia già matura in altri Paesi europei, ma mai testata su edifici pubblici in Italia. Si stima un risparmio medio del 40% sul consumo di gas, con punte fino al 50% nei mesi più freddi. Ed è anche una scelta simbolica: trasformare uno scarto in risorsa.

# Milano segue l’esempio di Parigi, Londra, Colonia e del Nord Europa

archi_urbainpage IG – Palazzo dell’Eliseo

Quello di Milano è il primo intervento pubblico di questo tipo in Italia, ma all’estero la sperimentazione si sta già diffondendo. In Francia, per esempio, anche il celebre palazzo dell’Eliseo, residenza ufficiale del presidente, è riscaldato tramite un sistema di recupero del calore proveniente dalla rete fognaria, sfruttando l’energia termica contenuta nelle acque reflue urbane. Lo stesso accade in diverse città scandinave, tra cui Stoccolma e Oslo, dove scuole, biblioteche e altri edifici pubblici beneficiano di impianti simili che permettono di climatizzare gli ambienti con efficienza e a impatto quasi zero. In Germania, nella città di Colonia, sono state le scuole comunali ad adottare per prime questa tecnologia, mentre a Londra il piano del South Westminster Heat Network prevede che le acque reflue, insieme ad altre fonti a bassa emissione, vengano utilizzate per fornire calore a edifici simbolici come il Parlamento e la National Gallery. 

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# Gli obiettivi: meno gas e meno CO2

Agenzia del Demanio – Recupero riscaldamento da acque fogna

Il progetto milanese rientra in una più ampia riqualificazione dell’edificio, che prevede interventi di restauro, illuminazione della facciata, adeguamento impiantistico e miglioramento energetico. L’obiettivo dell’Agenzia del Demanio è ambizioso: ridurre del 60% le emissioni di CO2 entro il 2026, in anticipo rispetto al target fissato dal Comune di Milano con il Piano Aria 2030, e anche i costi delle bollette. Il cronoprogramma prevede l’installazione dello scambiatore nel 2025 e l’inaugurazione entro il 2026. Il palazzo liberty potrebbe così diventare un modello replicabile, anche per altri edifici pubblici italiani.

Continua la lettura con: Il palazzo d’oro di Milano

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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