Festeggia un anno il campus urbano rinnovato da Renzo Piano. Uno spazio di 10mila metri quadrati che unisce natura, arte e architettura e dove la luce si prende la scena.
A Milano c’è il Parco della Luce
# Il nuovo parco dove la luce diventa architettura: in via Monte Rosa

Festeggia il primo anno di vita il Parco della Luce, un’area di 10mila metri quadrati incastonata tra vetro, acciaio e natura. L’inaugurazione è avvenuta il 16 maggio 2024, in occasione della Giornata Internazionale della Luce, all’interno del campus Monte Rosa 91, ex quartier generale della Siemens, oggi cuore pulsante della Coca-Cola italiana. Uno spazio ripensato per lavorare, ma anche vivere, respirare, camminare. Il masterplan porta la firma del Renzo Piano Building Workshop, lo stesso studio che vent’anni fa l’aveva disegnato, e che lo ha reinventato secondo una nuova logica urbana: quella del campus, dell’apertura, dell’integrazione.
# Dal cemento alla clorofilla: come Renzo Piano ha fatto respirare un palazzo

L’edificio, riqualificato radicalmente da AXA IM Alts, è diventato un “campus urbano”, e il Parco della Luce ne è il polmone verde. Il progetto paesaggistico è firmato da AG&P greenscape, che ha puntato tutto sulla biodiversità: il parco non è un giardino decorativo, ma un ecosistema pensato per dialogare con la città. Sono stati salvati oltre 90 alberi già presenti e ne sono stati piantati altri 42, assieme a 13.800 tra arbusti, piante perenni e tappezzanti. Un vero corridoio ecologico nel cuore della città. E non si tratta solo di estetica: questo spazio è stato progettato per essere vissuto da chi lavora negli uffici ma anche da chi abita o transita nella zona.
# Una grande corte, un bosco urbano e un nuovo modo di stare in ufficio
Non è un semplice giardino aziendale. Il Parco della Luce è un tentativo di riscrivere il rapporto tra lavoro e ambiente. Il progetto si sviluppa su più livelli: c’è una grande corte interna che funziona come piazza urbana, e c’è un bosco, fitto ma attraversabile, dove le sedute si alternano ai percorsi. In questo spazio, ogni dettaglio è studiato per generare un senso di benessere: dalle piante selezionate alle aree di sosta, dagli arredi firmati da Colos e Magis al design integrato da Cardex. Tutto pensato per accogliere, stimolare, far sentire parte di un sistema in cui lavoro, natura e architettura non sono più elementi separati.
# Dove l’arte incontra la luce: nasce “Prima Luce”, museo permanente a cielo aperto
Il Parco della Luce ospita anche un percorso permanente di opere site-specific intitolato “Prima Luce”, ideato da Helga Marsala per Artribune Produzioni. Tre artisti di peso (Mario Airò, Stefano Arienti e Loris Cecchini) hanno creato installazioni pensate appositamente per questo luogo, in stretta collaborazione con gli architetti del Renzo Piano Building Workshop. Le opere si integrano nel paesaggio, dialogano con il bosco, giocano con l’architettura. Il tema è la luce, ovviamente, e non solo quella fisica: anche quella simbolica, poetica, scientifica. Le sculture, i colori e i materiali cambiano a seconda dell’ora del giorno e della posizione del sole, creando un percorso multisensoriale che si snoda dalla base del campus fino alla cima della collina artificiale. Gratis, accessibile, e pubblico.
# Benessere, arte e sostenibilità in un unico progetto

Non è un caso che tutto questo sia stato inaugurato il 16 maggio, Giornata Internazionale della Luce. Il Parco della Luce è infatti un progetto che ruota attorno a un’idea semplice quanto rivoluzionaria: riportare l’essere umano al centro dello spazio urbano attraverso i suoi sensi. «Vogliamo creare esperienze multisensoriali e benessere diffuso per tutti coloro che frequentano Monte Rosa 91», ha dichiarato Emanuele Bortolotti, Founding Partner di AG&P greenscape. E questo significa più che piantare alberi: significa progettare spazi che migliorano la qualità della vita, che riducono lo stress, che stimolano la creatività.
Leggi anche: Le “Terrazze Verdi” nel futuro di Milano: le mini colline panoramiche
Continua la lettura con: A Linate nasce il Parco della Musica: Smashing Pumpkins e gli altri concerti
FABIO MARCOMIN