La prima strada urbana che ricarica gli autobus elettrici: quando a Milano?

Avviato un test su un tratto di strada per sperimentare questa tecnologia. Ma anche in Lombardia si sta provando lo stesso sistema

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bus_news.com - Bus a ricarica in movimento
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Avviato un test su un tratto stradale che carica senza sosta, anche d’inverno. Vediamo come funziona e i vantaggi operativi e ambientali della tecnologia.

La prima strada urbana che ricarica gli autobus elettrici: quando a Milano?

# Il test su 100 metri di strada in Norvegia

Ph. @trondheimcityguide IG

In Norvegia, a Trondheim, è attiva la prima strada wireless per bus elettrici: una fibra pilota di soli 100 metri integra bobine in rame sotto l’asfalto, capaci di trasferire energia in movimento a chi ha ricevitori dedicati. Il tratto di strada è accanto al deposito principale degli autobus dell’AtB AS. Il sistema, sviluppato da Electreon Wireless in collaborazione con AtB, coinvolge tre bus Yutong e uno Higer, testati in un contesto urbano reale. L’operatività è iniziata nel 2024: il progetto prevede prove per un anno, con raccolta dati su efficienza e affidabilità, in particolare durante le rigide condizioni invernali di Trondheim. I risultati serviranno a valutare la scalabilità della tecnologia su scala nazionale, con l’obiettivo di estendere il sistema ad altre tratte del trasporto pubblico urbano.

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# Vantaggi operativi e ambientali

electreon.com – Bus a ricarica in marcia

La ricarica continua riduce la dimensione delle batterie a bordo, grazie alla carica in movimento, eliminando tempi di fermo e aumentando il chilometraggio giornaliero. In media i bus che sono dotati di bobine induttive in grado di ricevere 120 kW di potenza, ricevono circa 65 kW dai trasmettitori stradali, mantenendo la marcia senza necessità di sosta, viaggiando a una media di 30 km/h. Dal lato ambientale, l’eliminazione dei downtime contribuisce a tagliare le emissioni di CO₂, in linea con gli obiettivi norvegesi per la decarbonizzazione del traffico pubblico. Inoltre, l’infrastruttura può abbattere i costi rispetto alle stazioni di ricarica tradizionali e favorire un uso più leggero e duraturo dei mezzi. Il sistema potrebbe anche alleggerire la pressione su reti elettriche già sovraccariche.

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# Verso una rete su strada elettrificata

Il programma pilota è finanziato con 22,4 milioni di corone (circa 2,12 milioni USD) dal governo norvegese. Se i risultati saranno confermati, AtB prevede di estendere la tecnologia ad altre tratte, integrando bus, taxi e mezzi pesanti in un Electric Road System cittadino. Resta la sfida dei costi di installazione e manutenzione, nonché della compatibilità con le infrastrutture esistenti, ma l’obiettivo è arrivare pronti con risposte concrete su questa tecnologia per il futuro bando di bus cittadini programmato per il 2029.

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# L’«Arena del Futuro» sulla Brebemi

Ricarica wireless

Se la Norvegia fa passi da giganti verso la sperimentazione della tecnologia di ricarica a induzione per veicoli elettrici, la Lombardia non rimane a guardare, anzi. Sull’autostrada A35 Brebemi, tra Chiari e Calcio, è attiva l’«Arena del Futuro», una pista ad anello lunga 1.050 metri che sperimenta la Dynamic Wireless Power Transfer. Il sistema, sviluppato da Stellantis, ABB, TIM e altri partner, consente a veicoli elettrici dotati di ricevitore di caricarsi in tempo reale mentre percorrono l’asfalto. Anche qui, come a Trondheim, le bobine sono interrate sotto la carreggiata. Tra i mezzi testati ci sono una Fiat 500 elettrica e un autobus Iveco, con risultati promettenti sia in termini di stabilità del flusso energetico che di sicurezza. Il progetto è sostenuto da Regione Lombardia e mira a estendersi a tratti reali dell’autostrada in futuro. 

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FABIO MARCOMIN


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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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