I segreti che rendono l’Albero Bianco, il «più bel palazzo residenziale del mondo»

Un condominio che unisce residenze, spazi collettivi e soluzioni ingegneristiche innovative in un unico modello architettonico

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5bab_plus IG - L'Arbre Blanc
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Un edificio che ha cambiato il modo di concepire il condominio, votato come il più bello al mondo da un sito di riferimento internazionale. Scopriamo i suoi segreti architettonici.

# Una icona urbana a Montpellier

Credits: world_walkerz
IG

L’Arbre Blanc sorge a Montpellier, tra il fiume Lez e i quartieri di nuova urbanizzazione di Richter e Odysseum. Inaugurato nel 2019, è alto 55 metri e si sviluppa su 17 piani, diventando immediatamente un punto di riferimento nel panorama della città. La progettazione è stata affidata a un team internazionale guidato da Sou Fujimoto insieme a Nicolas Laisné, Manal Rachdi e Dimitri Roussel. La forma richiama un albero dalle fronde bianche, con un tronco centrale dal quale si diramano grandi terrazze. ArchDaily lo ha nominato “miglior edificio residenziale del mondo”, per l’originalità con cui unisce immagine e funzionalità. È oggi considerato un modello di nuova residenza urbana.

# I balconi sono dei giardini sospesi

priscillabalmer IG – Terrazzi Arbre blanc

L’elemento che più colpisce sono i balconi, concepiti come rami protesi verso l’esterno. Con una lunghezza fino a 7,5 metri, sono stati i primi al mondo a raggiungere simili dimensioni in aggetto. Ogni appartamento ne dispone, con superfici variabili tra 7 e 35 metri quadrati, trasformandoli in veri giardini sospesi.

clement_gllmnt IG – Arbre Blanc

La disposizione curva della facciata consente agli inquilini di godere della massima luce naturale e di una vista libera, senza ostacoli da parte degli edifici vicini. La torre sembra scavata dal vento e dall’acqua, con forme naturali che danno movimento e armonia alla struttura. È un edificio pensato per riportare la vita quotidiana all’aperto, anche in contesto urbano.

# Sul tetto un rooftop bar panoramico

Credits: cabinetdeflandre
IG – Terrazza Arbre Blanc

L’Arbre Blanc non è solo residenze private. Nei primi due piani sono stati inseriti una galleria d’arte, un ristorante e uffici, per rendere l’edificio un luogo aperto e in dialogo con la città. Questo mix funzionale lo distingue dai tradizionali condomini chiusi e rafforza il legame con il quartiere. I restanti livelli ospitano 113 appartamenti, tutti con accesso a spazi esterni ampi e vivibili.

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annehelenesm IG – Rooftop Arbre Blanc

L’ultimo piano è riservato a un rooftop bar panoramico, aperto anche al pubblico, che offre un punto di osservazione privilegiato su Montpellier e sul Pic Saint-Loup. La torre diventa così un nuovo centro sociale oltre che residenziale.

# Spazio, luce e natura per i residenti: un modello per il futuro

Maps – L’Arbre Blanc

Il segreto del successo dell’Arbre Blanc non risiede soltanto nella forma innovativa, ma nell’idea di fondo: superare i condomini chiusi e standardizzati per restituire spazio, luce e natura ai residenti. I grandi balconi funzionano come fronde che creano ombra e permettono di vivere all’esterno, migliorando la qualità della vita. L’integrazione di funzioni miste lo rende parte della città, mentre la verticalità ne fa un landmark riconoscibile a distanza. L’opera ha attirato l’attenzione internazionale come esempio di architettura sostenibile e relazionale, aprendo la strada a progetti simili in altre città. Dopo pochi anni dalla sua inaugurazione, è già considerato un modello di riferimento globale.

# Tecniche costruttive e innovazione sostenibile

voistu IG – Arbre blanc

Un aspetto meno visibile ma centrale riguarda le soluzioni ingegneristiche adottate. Le terrazze a sbalzo sono fissate alla struttura con un sistema di tiranti e staffe interne, assemblate con una tecnica assimilabile a un ponte levatoio, mai applicata prima a un edificio residenziale di questa scala. Le superfici esterne sono rivestite in legno Accoya, scelto per la sua durabilità e stabilità dimensionale, montato con un sistema di fissaggio invisibile che mantiene omogeneità estetica. L’orientamento curvo dell’edificio è stato progettato per smorzare l’effetto dei venti dominanti e favorire il ricambio d’aria naturale. Gli impianti tecnici sono concentrati nel corpo centrale, scelta che semplifica la manutenzione e lascia libere le facciate per la distribuzione dei balconi.

Continua la lettura con: L’edificio residenziale più alto di Milano… prima dell’arrivo dei grattacieli

FABIO MARCOMIN


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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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