Le «torri ananas» alle porte di Milano

Architettura visionaria o scempio urbano? Le torri “ananas” fanno discutere da trent’anni alle porte di Milano

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enricobocchini IG - Torre Ananas
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Conosciute per la loro forma distintiva non lasciano indifferenti chi le osserva. Ma cosa hanno di tanto speciale da suscitare pareri contrastanti?

Le «torri ananas» alle porte di Milano

# Un design tridimensionale che ricorda il frutto tropicale

plmngla – Torri Ananas

Le torri, progettate dall’architetto Riccardo Blumer e completate nel 1995, sono un esempio di architettura audace e sperimentale. Con una pianta poligonale di molti lati, tanto da apparire quasi circolare, i loro pannelli prefabbricati inclinati e disposti a raggiera creano una forma che ricorda una pigna, da cui il soprannome “torri ananas”. Questa scelta di design, lontana dalla tradizione, è stata pensata per creare un effetto visivo dinamico e tridimensionale, utilizzando una combinazione di geometrie complesse e illusioni ottiche. La coppia di edifici gemelli si trova a Cinisello Balsamo, in via Cornaggia 37.

 

# Materiali e impatto visivo

Le torri sono realizzate in cemento prefabbricato bianco, una scelta che conferisce loro un aspetto moderno e pulito, ma che allo stesso tempo accentua la loro monumentalità. La superficie inclinata appare continua e crea effetti di luce e ombra che le rendono visivamente dinamiche, mutando a seconda delle ore del giorno. Offrono circa 4.000 mq di superficie utile, distribuiti su più piani. Nei due piani sotterranei è stato ricavato un parcheggio da 100 posti auto, a servizio degli occupanti degli edifici.

# Innovazione o aberrazione?

A Milano è finito al centro di un dibattito estetico la Torre Aurora di CityLife, definita da alcuni uno “sgorbio” e da altri un progetto di qualità. Ma un confronto più interessante si potrebbe fare con l’Arbre Blanc di Montpellier, per alcune analogie formali e concettuali. Anche lì, una struttura bianca dalle forme organiche, ispirata in quel caso ad un albero, ha diviso l’opinione pubblica prima di essere consacrata da ArchDaily come il più bel condominio del mondo. Entrambi i progetti puntano su geometrie irregolari, sbalzi volumetrici e un impatto visivo forte, che rompe con il contesto. In Francia questa audacia è stata premiata, succederà anche per le torri di Cinisello?

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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