Buenos Aires, il nuovo «boulevard verde»: dov’è finito il green dei rendering?

La riqualificazione di corso Buenos Aires continua a far discutere. Non solo per la mobilità ma anche per il verde promesso che sembra scomparso. Ma sarà davvero così?

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Michele Sacerdoti FB - Altra vista corso Buenos Aires
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La trasformazione di corso Buenos Aires è sempre al centro del dibattito. Alle critiche per l’impatto negativo sulla mobilità, si affiancano ora quelle sul verde promesso ma forse non mantenuto. Ma è davvero così?

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Buenos Aires, il nuovo «boulevard verde»: dov’è finito il green dei rendering?

# Come avrebbe dovuto essere

La trasformazione di corso Buenos Aires in “boulevard verde” con annessa doppia pista ciclabile sta giungendo poco alla volta alla conclusione. Questi gli interventi previsti dal progetto:

  • ampliamento dei marciapiedi:allargati e rifatti in pietra

  • rimozione delle barriere architettoniche

  • nuove aiuole verdi e vasche per alberi:

    • vasche più grandi dove lo spazio lo consente, ospitando alberi fino a 5 metri di altezza.

    • nei tratti con spazio limitato (per la presenza della linea M1) arbusti e cespugli

  • impianto di irrigazione in ogni aiuola 

  • panchine, rastrelliere per biciclette e nuove sedute urbane.

I lavori sono ora concentrati sulla parte verde dell’intervento, ma non tutti i milanesi sono contenti perchè anche questa volta le promesse sembrano essere state tradite.

Leggi anche: Anche la torre botanica e la high line verde spariscono: resta solo il cemento

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# Il risultato finale e i commenti dei milanesi

Alcuni milanesi, interagendo sotto un post su facebook riguardante un reportage fotografico di Michele Sarcedoti, lamentano che il verde effettivo sia in realtà inferiore rispetto a quanto illustrato dal Comune di Milano. Al momento le piante sembrano infatti decisamente più basse e le aiuole meno colme di verde del previsto. Vediamo alcuni commenti:

«Sono contenta ma dai rendering mi aspettavo per quello spazio qualche albero in più» – Marco Accettura

«In quanti mesi deperiranno e moriranno anche questi alberi?» – Roberto Bagnera

«Credo che in quella poca terra più che qualche cespuglio di ligustro non cresca. Comunque venderla ai cittadini come se fossero alberi è veramente poco serio» – Marco Salomon

# Cosa è stato piantumato

Michele Sacerdoti FB – Ligustrum

Nell’immagine sopra si può vedere nel dettaglio la tipologia di arbusto piantumata nelle aiuole nell’auto del corso verso Porta Venezia. Si tratta di LIGUSTRUM lucidum ‘Excelsum Superbum’ (Michele Sarcedoti parla di LIGUSTRUM Japonicum, dal quale si differenzia sostanzialmente il colore delle foglie ndr) definito come un albero o arbusto sempreverde, con foglie ovate o ovali colore verde brillante con margini gialli, caratterizzato per essere resistente allo smog. Viene utilizzato solitamente per comporre siepi, piccoli giardini o balconi. La misura massima dovrebbe oscillare tra gli 8 e i 10 metri. 

Marco Salomon – Ligustrum Japonucim

C’è però chi sostiene che può arrivare al massimo a 3,5 metri, quindi inferiori ai 5 metri promessi da Palazzo Marino, come Marco Salomon che commenta: 

«il ligustrum japonicus raggiunge i 10 metri di altezza? Assolutamente non vero, è un arbusto (non un albero) che nelle migliori condizioni raggiunge al massimo i 3,5 metri. Non facciamoci prendere in giro dai». 

Solo il tempo dirà se ancora una volta sono state fatte promesse da marinaio.

Continua la lettura con: Buenos Aires Boulevard: trasformazione riuscita o nuovo incubo dei milanesi?

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. Da via del commercio a via del cazzeggio, piste ciclabili assai pericolose in caso di caduta, transito degli automezzi intubato in unica corsia, strombazzamenti a josa, aria irrespirabile per via degli automezzi fermi ai semafori. Dio ci guardi dagli architetti, che cxredono di vedere il bello e creano ciofeche a iosa. Qualche volta ci azzecano, ma assai raramente. Utopia mista a politica: ecco cosa è il nuovo corso Buenos Aires

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