6 giugno 1878. Una data storica per Milano: entra in funzione la prima tranvia a vapore, con destinazione Vaprio. È l’inizio di una rivoluzione nei trasporti urbani. Anche se per vedere i tram all’interno del centro cittadino bisognerà attendere il 1881, anno dell’Esposizione Nazionale, quando fanno la loro comparsa le prime linee a trazione animale.
I convogli, trainati da cavalli, si snodavano secondo uno schema radiale: partivano tutti da piazza del Duomo per raggiungere le diverse porte della città. Ma com’era viaggiare allora?
Salire a bordo significava accedere da una porta posta sul lato opposto rispetto alla guida del tram, direttamente dal marciapiede. All’interno, i passeggeri prendevano posto su panchine di legno disposte lungo le fiancate del veicolo. Nessuna obliteratrice o biglietteria automatica: il biglietto si pagava direttamente al conducente, in contanti.
Il viaggio non era certo dei più confortevoli. Il movimento dei cavalli rendeva gli scossoni sulle rotaie più bruschi rispetto a quelli dei tram odierni. Ogni corsa era una piccola avventura.
A cambiare tutto ci pensa, nel 1892, la Edison, con un progetto di elettrificazione della rete urbana. L’anno successivo prende vita la prima linea sperimentale: collega piazza del Duomo a corso Sempione. Il processo sarà rapido ed efficace. Già nel 1901 tutta la rete tranviaria milanese è elettrificata, segnando la fine dell’era equina.
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