I Savoia e Milano. Un rapporto contraddittorio. Forse con più ombre che luci. Almeno se ci si ricorda degli antefatti. E del fatto più vergognoso. Accadde in seguito alle cinque giornate: Milano liberata dagli austriaci si offrì al re del Piemonte. Fu questo il risultato del plebiscito del 12 maggio 1848.

Il 14 luglio arrivò a Milano anche Garibaldi. Passando per la porta che da quel fatto prese il suo nome. I giochi sembravano fatti, tutti d’accordo, tutti felici, ma come spesso accade quando ci sono di mezzo i Savoia, la sorpresa era dietro l’angolo. In breve: re Carlo Alberto tradì i milanesi. Perché zitto zitto il 6 agosto firmò l’armistizio con gli austriaci, riconsegnando così Milano al nemico di sempre.

I milanesi risposero al tradimento con il loro proverbiale senso dell’umorismo: da quello storico tradimento si diffuse a Milano il rito di calpestare le balle del toro, simbolo di Torino in Galleria.
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ANDREA ZOPPOLATO
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