La «Metro dei Laghi»: queste le fermate e la possibile tecnologia

Potrebbe diventare un'attrazione a livello mondiale e darebbe vita a una metropoli dei laghi alpini

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La metro dei Grandi Laghi

Potrebbe diventare un’attrazione a livello mondiale e darebbe vita a una metropoli dei laghi alpini. Ecco come potrebbe essere realizzata la linea, il percorso, le località servite e le fermate possibili.

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La «Metro dei Laghi»: queste le fermate e la possibile tecnologia

# Una metropoli dei laghi alpini di 3,7 milioni di abitanti

Da Varese e Como a Lugano

Nell’attesa che nasca una “Città dei Laghi” transfrontaliera, da Como a Varese fino al Canton Ticino, perchè non pensare a una super metro dei Grandi Laghi italiani? I due progetti potrebbero addirittura integrarsi. Il primo parte infatti da un Tram-Treno di Varese che prevede la trasformazione dell’attuale sede ferroviaria tra Varese e Laveno-Mombello in linea adatta al passaggio del tram. Una metrotranvia veloce sull’asse est-ovest, che si aggiunge all’asse nord-sud da Varese e da Como verso il Canton Ticino, per creare una città diffusa connessa tramite trasporto su rotaia.

La metropoli dei laghi alpini

Realizzando una metro veloce tra i Grandi Laghi italiani, che interscambi con queste linee, si verrebbe a creare una metropoli dei laghi alpini, collegata anche a Milano, di oltre 4.000 kmq e circa 3,7 milioni di abitanti.

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# Il percorso, le fermate e gli interscambi

La metro dei Grandi Laghi

L’idea sarebbe quella di un linea su rotaia veloce con stazioni nel Lago Maggiore, il Lago di Como e il Lago di Garda e intercettare anche il Lago d’Iseo lungo il percorso. Realizzando un tracciato lineare, deviando solo quando necessario, si potrebbero avere 7 fermate e una lunghezza complessiva di circa 175 km.

Da ovest ad est ci potrebbero essere queste stazioni:

  • Laveno Mombello Nord con interscambio con l’omonimo capolinea sulla direttrice Laveno Mombello-Milano Cadorna, servita dai treni RegioExpress RE1 Laveno – Varese – Saronno – Milano, e punto di partenza traghetti;
  • Induno Olona con interscambio con la linea ferroviaria TILO che da Varese arriva fino a Lugano, la direttrice Nord-Sud della “Città dei Laghi”;
  • Como Nord Lago con interscambio con l’omonima fermata, con treni che arrivano da Milano, e punto di partenza di traghetti e funicolare per Brunate;
  • Lecco con interscambio con la stazione ferroviaria e la linea Lecco-Milano,
  • Iseo a servire il lago e la zona della Franciacorta, interscambiando con la linea R3 Brescia-Edolo-Iseo in procinto di essere servita da treni alimentati con l’idrogeno;
  • Nuova stazione basso Garda tra Desenzano e Pozzolengo che interscambi con quella dell’alta velocità prevista lungo la tratta in costruzione tra Brescia e Verona, che parte da Milano;
  • Peschiera del Garda, capolinea che interscambi con la stazione ferroviaria della linea tradizionale e serva gli utenti diretti sul lago dato che quella precedente è distante diversi km dalle sue sponde.

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# La tecnologia: treni a levitazione magnetica, in 40 minuti da un capolinea all’altro

credit: mobileworldlive.com

Visto le distanze importanti tra le fermate, eccetto le ultime due non sarebbero mai inferiori ai 20 km, si potrebbe pensare a un treno a lievitazione magnetica, come il Maglev che attualmente collega Shanghai con il suo aeroporto. Riuscendo ad implementare il modello che raggiunge i 600 km/h e tenendo conto del tempo delle soste per la salita e discesa dei passeggeri e quello per accelerare e decelerare, le velocità più alte si toccherebbero nei due tratti tra Lecco e il Lago di Garda. In circa 40 minuti si riuscirebbe a percorrere tutto il tragitto. Per rendere il viaggio ancora di più un’attrazione si potrebbero realizzare anche dei tratti in superficie, per vedere scorrere in panorami dai finestrini.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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